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Massimo Giletti alla Rai, la voce esplosiva dopo l'addio a La7

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Giada Oricchio
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Rai o non Rai? Il futuro lavorativo di Massimo Giletti è nebuloso. Dopo la chiusura improvvisa del talk di La7 “Non è l’Arena” per volere dell’editore Urbano Cairo (non è chiaro se per mancato ritorno economico con la pubblicità, per una trattativa segreta con viale Mazzini o per le ospitate di Salvatore Baiardo e per le inchieste sui rapporti Stato-mafia), il giornalista torinese non ha raccontato la sua versione dei fatti. Si è concesso solo un selfie con il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, pubblicato su Instagram con la didascalia ironica “Incontri clandestini”.

Oggi Dagospia aggiunge un tassello alla vicenda. Nel retroscena del giornalista Giuseppe Candela si legge un’indiscrezione bomba: “Giletti era a un passo da Viale Mazzini. Praticamente fatta. La chiusura di Non è l'Arena ha aperto un'altra partita e allontanato il giornalista torinese dalla Rai”.

Tuttavia, il ritorno nella tv pubblica non è tramontato perché è tempo di nomine e cambio di volti per mano del governo. Se la premier Giorgia Meloni, con la sponda di Giuseppe Conte, ha imposto Gian Marco Chiocci al Tg1, il vicepremier Matteo Salvini spinge deciso per Giletti che “dalla sua ha anche il sostegno di Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura in quota Fratelli d’Itala e ‘quasi agente’ dell'amico giornalista”. Secondo Candela però un partito di centrodestra sta mettendo i bastoni tra le ruote al conduttore: “L'operazione è complicata, la strada in salita e bisogna fare i conti con la contrarietà di Forza Italia”. Presto sapremo.

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