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Gianluca Grignani rivela il suo sogno nel cassetto: "Vorrei scrivere per Giorgia"

Francesco Fredella
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"Destinazione Paradiso". E, ovviamente, "La mia storia tra le dita", un vero e proprio capolavoro di Gianluca Grignani. Ora, dopo un mese esatto da Sanremo - dove ha partecipato con il brano "Quando ti manca il fiato" - torna a raccontarsi in radiovisione su RTL 102.5. Dall'esperienza al Festival all'amicizia con Lucio Dalla.  "Vorrei scrivere per Giorgia, potrei scrivere qualsiasi cosa per lei, mi piace moltissimo", svela. Un vero e proprio sogno nel cassetto. 

Poi Grignani racconta le emozioni vissute a Sanremo. "Il Festival è stato più pesante di quanto ricordassi. Mi divertivo, non ho mai guardato la classifica. Penso di essere l’unica artista nella storia del festival a non aver mai visto la classifica. Sono andato a Sanremo sapendo di avere un grande brano. Non mi aspettavo che alla gente arrivasse subito ma sapevo che sarebbe rimasto. La gente si è sentita coinvolta, questo tipo di brani non sono solo di chi li fa. Molte persone si sono riconosciute, poi la canzone ti rilassa, non da una morale ma una reazione", racconta. "È stata la mia settima volta al Festival di Sanremo, mi sono accorto di quanto la gente mi voglia bene. Me ne ero già accorto lo scorso anno, quando mi sono esibito con Irama e ancora di più quando mi sono assentato dalle scene. Mi sento parte della famiglia di tutti. Sono come uno zio un po’ fuori di testa".

Il suo rock piace alla gente, ma anche i suoi assoli di chitarra. Grignani parla anche di Lucio Dalla, scomparso 10 anni fa. "Era un amico, uno dei pochi in questo ambiente. Mi ha insegnato ad essere libero, mi ha insegnato che essere libero è come un lavoro. Dalla parlava molto bene di me, è stato un visionario, il primo che mi ha fatto suonare le chitarre su un suo disco", racconta ancora. 
 

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