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"Un milione di euro di risarcimento?" Bugie: così lo staff di Laura Pausini smonta la versione di Alda D'Eusanio

Francesco Fredella
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La richiesta di risarcimento, che la Pausini avrebbe fatto alla D'Eusanio, sarebbe di 1 milione di euro. L'ex giornalista del pomeriggio di Rai2 lo fa sapere tornando a parlare dopo mesi di silenzio e dopo quella spiacevole situazione che l'ha vista coinvolta al Gf vip, lo scorso anno. Alda D’Eusanio ha svelato di non lavorare più in tv da quando è stata squalificata al Grande Fratello Vip per le scioccanti dichiarazioni su Laura Pausini. L'intervista è stata rilasciata al settimanale Vero, la famosa cantante - amata in tutto il mondo - le avrebbe presentato il conto come risarcimento per danni morali e professionali. Ma questa dichiarazione della D'Eusanio sarebbe stata smentita dallo staff della Pausini, infatti a Fanpage alcuni collaboratori della cantante hanno rivelato che la richiesta di risarcimento è reale, ma non uguale alla somma citata dalla D’Eusanio. La Pausini, tra l'altro, ha intenzione di devolvere l'eventuale somma in beneficenza.

 



Dopo il terremoto, causato dalle frasi della D'Eusanio (che venne squalificata al Gf vip) Laura Pausini e il compagno Paolo Carta avevano preso le distanze da quelle affermazioni: un'altra brutta pagina di tv all'interno di un programma ormai sempre più pressante dove certe frasi non dovrebbero mai essere pronunciate. Ma lo scivolone della D'Eusanio c'è stato, inutile negarlo. La D'Eusanio, senza prove, aveva accusato Carta, chitarrista e compagno di Laura nonché padre di sua figlia Paola, di violenze domestiche nei confronti della cantante. Tutto senza fondamento, tutto assurdo. Tra l'altro ancora più grave quando un'affermazione simile arriva da una giornalista, che dovrebbe inseguire sempre la verità. La D'Eusanio, poi, si è pentita. Ma è servito a poco: lacrime di coccodrillo. Laura Pausini, subito dopo, disse in una nota: “Nessuno può permettersi di attribuirci cose che sono lontane anni luce dal nostro modo di vivere, di educare e di rapportarci all’interno della nostra famiglia. È una cosa molto grave ed insensata e non possiamo fare altro che affidarci alla giustizia, per tutelarci. I ricavati della denuncia saranno devoluti interamente alle associazioni contro la violenza sulle donne”.

 

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