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Dove mi hanno portato prima del carcere, Patty Pravo spiazza tutti

Giada Oricchio
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“Il carcere? Mi sono divertita”. Patty Pravo, a “Verissimo”, il programma di Silvia Toffanin, domenica 14 novembre, ha raccontato una vicenda del passato che l’ha vista protagonista della cronaca giudiziaria. “Non ti sei fatta mancare nemmeno il carcere” le ha detto una sempre molto brava Silvia Toffanin e l’artista veneta: “Sono stata tre giorni e poi mi hanno chiesto scusa. E’ stato divertente perché quando i poliziotti sono venuti a prendermi… tra l’altro tre ragazzi bellissimi… mi hanno portato in un bar dove c’erano tutte mignotte e transessuali”.

 

 

 

 

 

E con la solita franchezza e il consueto spirito ha aggiunto: “Ero in arresto, ma prima di portarmi dentro hanno detto "beviamo qualcosa". E' stato un party e che dovevo fare? Mi sono divertita. Avevo un maglioncino di cachemire che mi ha aiutato a proteggermi dal freddo. Non lo sapevo quando mi sono venuti a prendermi”. Patty Pravo, icona della musica italiana e artista di grande sensibilità, fu arrestata a 44 anni, nel 1992, per consumo di stupefacenti (hashish) che la portò a passare alcuni giorni in isolamento nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia. Fu molto amata però dalle altre donne presenti nel carcere che la salutarono, non appena scarcerata al terzo giorno, cantando in coro “Ragazzo Triste”.

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