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Sonia Grey: "L'arte erotica e i social mi hanno cambiato la vita"

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Alberto Fraja
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Bella di una bellezza giunonica, florido decolleté matronale e curve e tornanti che manco al Giro d’Itala, Sonia Grey (al secolo Sonia Colone) è quella avvenente signora che nell'immaginario erotico di genere maschile è rimasta incistata come l’infermiera sexy di Striscia la Notizia. Naturalmente, da quelle epifanie stuzzicanti nel programma satirico di Antonio Ricci, ne è passata di acqua sotto i ponti. Sonia, nel tempo, confrontandosi con altro, ha infatti dato prova di una grande e invidiabile versatilità. È stata, per ben nove anni, conduttrice di programmi tv su Rai 1 (Notti mondiali, Domenica In, Unomattina estate, Mezzogiorno in famiglia, Ciak…si canta, Una notte per Padre Pio e altro), poi attrice di film e fiction, poi ancora autrice di libri di cucina apprezzati dai lettori e via andare. Oggi Sonia, una laurea in Scienze delle Comunicazioni, ha abbandonato il tubo catodico per planare sui nuovi media dove continua a dar prova del suo invidiabile eclettismo. Ha aperto un profilo sul noto social OnlyFans («per riscoprire femminilità, erotismo e seduzione ma, attenzione, non c’è nulla di pornografico» assicura) che accumula followers come fieno in cascina. Per ora siamo a quota 650mila. Non solo: ha inaugurato anche un canale privato Patreon (di cui ha l’intellectual dominance) dove, giocando in chiave simpaticamente erotica, dà lezione di buona vita vestita nei panni ora di sexy professoressa, ora di sexy dottoressa. Dulcis in fundo, sta scrivendo un libro su erotismo e seduzione. 
 

Sonia, dopo tanti anni di tv, la scelta dei social. Come mai? 
«Quando ancora ero in televisione avvertivo che il futuro avrebbe preso la forma dei social. Ho sempre anticipato i tempi. Tutto lasciava immaginare l’immediata esplosione di questi luoghi di incontro su Internet. Io mi sento un’attaccante pura, una donna difficilmente abitudinaria. Quando non mi diverto più devo fare altro. Devo sempre sentirmi percorso da adrenalina. Ci tengo tuttavia a precisare che non sono né mi sento una influencer». 
A un certo punto della tua carriera hai scoperto di essere anche una eccellente pittrice. 
«Mentre lavoravo qualcuno mi rimproverava di non attribuire la giusta importanza e il dovuto spazio ai miei desideri, quelli che fanno riferimento all’arte soprattutto. Secondo quelle persone, insomma, avrei dovuto dare sfogo alle mie passioni. Creare magia dall’arte. Ebbene, ho seguito un tutorial su Yuotube, ho comprato delle tele ed ho cominciato a dipingere. Il mio insegnante mi ha fatto notare che ero piuttosto dotata. Oggi studio per migliorare e ho realizzato molti quadri. Mi hanno contattato dei privati cui ho venduto delle tele e diverse gallerie, alcune molto importanti, mi hanno proposto delle mostre anche all’estero. Alcune mie opere sono esposte presso la galleria Merlino di Firenze. E’ l’erotismo la fonte di ispirazione e di rappresentazione delle mie creazioni». 
Hai lasciato Milano per andare a vivere vicino Bolzano, in mezzo alla natura e ai vigneti. 
«Esatto. Sono nata a Milano ed ho vissuto per molti a Roma. Una vita bella, piena di soddisfazioni ma alla fine stancante. A un certo punto ho avvertito la necessità di vivere immersa nella natura. Ora vivo in una splendida casa piena di vetrate attraverso le quali, al risveglio, osservo filari di viti, meleti, tante piante, tanto verde e le montagne. Uno spettacolo unico». 
Hai anche creato una Accademia del Benessere. Di cosa si tratta? 
«La HNP Accademy, giunta al suo sesto anno di attività, è una accademia che si articola in dodici incontri durante i quali si parla di alimentazione, sport, meditazione, integrazione, tecniche di allenamento cui seguono naturalmente prove pratiche. La accademia si avvale della consulenza di un esperto come il dottor Fabrizio Duranti». 
Una forza della natura, insomma, Sonia Grey. 
«Sono spesso stata definita una persona camaleontica, ed è proprio questa la mia natura. Mi piace mutare, evolvermi e imparare perché fin da ragazza ho voluto seguire le mie curiosità e proprio questo mi ha permesso di diventare quello che sono oggi. Amo sperimentare. E' proprio questa continua ricerca che mi conduce alla felicità e mi permette di evolvermi e diventare, come sono stata spesso definita, "camaleontica”. Tutto questo, e per me è fondamentale, giocando e divertendomi».

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