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Dimensione Suono Roma, il ritmo della Capitale

Fabrizio Finamore
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Seguire «il ritmo della capitale» con lo spirito di chi da quasi trent’anni accompagna le giornate di tanti romani. Il nostro viaggio tra le grandi emittenti radiofoniche della capitale comincia con Dimensione Suono Roma. «Una radio che è nata nel 1992 come costola di Radio Dimensione Suono – ci ha detto il suo direttore Alberto Di Stefano – inizialmente rispecchiava molto quello che era il network RDS puntando al territorio di Roma e del Lazio poi, con il passare del tempo ha acquisito una sua personalità, dei suoi valori, insomma una sua identità».

Quali valori in particolare?

«Quello territoriale anzitutto, siamo molto legati al territorio, ma anche i valori legati all’energia, alla positività, al coinvolgimento e partecipazione dei romani, il nostro obiettivo è quello di offrire loro un punto di riferimento radiofonico in cui si possano identificare. Il giovane adulto è il nostro ascoltatore tipo, il nostro claim “il ritmo della capitale” rispecchia un po’ lo stile di vita dei romani, persone che vivono un ritmo intenso e che hanno bisogno di una colonna sonora ad hoc per riuscire ad arrivare indenni a fine giornata».

Come è cambiato il modo di fare radio a Roma in questi anni?

«Noi oggi offriamo tanti contenuti per sottolineare il nostro grande legame con la città, prima c’erano più fasce dedicate alla musica, negli ultimi anni invece si è intensificata la presenza di momenti di intrattenimento con più parlati e uno stile di conduzione che non si limita più solo ad annunciare ma ad intrattenere. Per questo abbiamo ai nostri microfoni personaggi come Geppo, barzellettiere youtuber che si è adattato benissimo alla conduzione radiofonica, o come Chiara Becchimanzi stand up comédienne, in programmi come “La Sveglia dei Gladiatori” la mattina e “La Ritirata dei Gladiatori” il pomeriggio».

Fare radio per i romani vuol dire anche tenergli compagnia nel traffico?

«Assolutamente sì, il cosiddetto drive time, la radio accompagna il tragitto di tantissimi romani soprattutto la mattina tra le 7 e le 10 e il pomeriggio tra le 16 e le 19. In queste fasce le abitudini dei romani ci consentono non solo un ascolto attento ma anche tanta interazione, spesso molti contenuti sono prodotti dai nostri stessi ascoltatori che mentre sono in auto intervengono con la loro opinione sull’attualità della città, su temi che vanno dalla politica al costume. Ora poi, con diverse persone che lavorano da casa, molti ci ascoltano anche dall’app o dai cosiddetti smart speaker».

E da questo osservatorio privilegiato riscontrate a volte anche qualche malcontento da parte dei romani in questi ultimi anni non particolarmente felici per la nostra città?

«Il malcontento spesso traspare ma come al solito viene espresso con quel sarcasmo e quell’ironia che rendono unici i romani; non c’è mai una polemica diretta, è sempre tutto filtrato dall’ironia degli ascoltatori che percepiscono il fatto che il nostro vuole essere un commento leggero sull’attualità».

E quando si parla di calcio?

«Il mercato radiofonico romano vede una fetta cospicua di stazioni locali che si concertano su notizie calcistiche relative alla propria squadra del cuore. E peraltro lo fanno con ottimi risultati, questo non fa altro che confermare la grande passione che vivono i romani per questo sport. Per quanto ci riguarda, noi evitiamo di gettarci in questo mare, ci limitiamo magari a un commento leggero quando un derby diventa un evento che coinvolge davvero tutta la città».

Insomma possiamo dire che il mercato radiofonico della capitale è un qualcosa di abbastanza complesso?

«Il mercato radiofonico di Roma è il più complesso d’Italia, sia per numero di stazione presenti sia per tipologie e format diversi, la grande Milano stessa non ha questa eterogeneità».

«Fare radio a Roma è una palestra indescrivibile- ci ha detto Ignazio Failla de “La Sveglia dei Gladiatori”- vuol dire poter parlare potenzialmente a un numero enorme di persone: ci sono i romani con la loro ironia ma qui trovi rappresentate un po’ tutte le regioni d’Italia e per questo è importante avere un approccio il più trasversale possibile. C’è poi un affetto incredibile da parte dei radio ascoltatori, anche di tanti che ci ascoltano da fuori Roma e che seguono la nostra radio per rimanere in contatto con questa città». «A volte iniziare la giornata è dura – aggiunge Geppo – il romano spesso deve affrontarla tra mille problemi che vanno dal traffico alle buche...per questo riuscire a fargli compagnia, strappargli anche una semplice risata per noi è già una piccola grande vittoria».

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