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Nelle pigne il segreto dei materiali del futuro

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Creato a Zurigo un elemento che si contrae o si espande a seconda del grado di umidità

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Le più grandi scoperte di tutti i tempi sono state effettuate «rubando» idee alla natura. L'«esempio» arriva invariabilmente dal mondo animale, minerale o... vegetale. Gli scienziati dell'«Eth» di Zurigo hanno applicato la conoscenza dei movimenti delle piante agli stimoli esterni come la temperatura o l'umidità per produrre sinteticamente un materiale composito che abbia caratteristiche comparabili. In particolare, gli scienziati si sono ispirati alle pigne che, come si sa, si chiudono quando sono bagnate e si riaprono una volta asciutte. Gli studiosi hanno iniziato a produrre un materiale che si muove in modo simile in laboratorio aggiungendo piastrine di ossido di alluminio ultrafine a una base di gelatina, e versando il tutto in stampi quadrati. La superficie delle piastrine di ossido di alluminio è stata pre-rivestita con nanoparticelle di ossido di ferro per renderle magnetiche. In questo modo, i ricercatori hanno allineato le piastrine nella direzione desiderata, utilizzando un flebile campo magnetico rotante. Gli scienziati hanno poi tagliato questo materiale in strisce a doppio strato: a seconda della direzione in cui sono state tagliate queste strisce rispetto alla direzione degli elementi rigidi nei pezzi di gelatina, le strisce si piegavano o si attorcigliavano in modo diverso sotto l'influenza dell'umidita.

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