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Effetto selfie: i Millennial fanno la fila per il ritocchino

Esperti di medicina estetica a congresso: "Così i giovani vedono difetti che non esistono"

Davide Di Santo
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I Millennials tendono ad avere un rapporto conflittuale con la propria immagine a causa del cosiddetto "effetto selfie", che distorce i tratti e crea difetti inesistenti. È l'allarme lanciato dalla Società italiana di medicina estetica (Sime), riunita da oggi fino a domenica a Roma per il XL congresso nazionale. "Il rapporto con i social ha alterato notevolmente la percezione di sé - afferma il presidente della Sime, Emanuele Bartoletti - questo 'esercito del selfie' vede degli inestetismi che non esistevano nemmeno fino a qualche tempo fa. Lo sguardo che i Millennial gettano su loro stessi e' profondamente influenzato dalla fotocamera del cellulare, che restituisce loro un'immagine che non corrisponde alla realtà. Come medici estetici ci troviamo a dover spiegare che il difetto che ci viene mostrato in una foto e' stato creato dalla prospettiva dell'inquadratura o dalla distorsione dovuta alla distanza focale dell'obiettivo, e che in realtà non esiste affatto. Non sono solo i tratti del volto ad essere alterati dalle fotocamere degli smartphone, tutto il corpo viene modificato da questo tipo di obiettivo". Secondo l'esperto, non è raro chi sui social sa sfruttare la propria "selfie face"e in generale la propria immagine riesca a farne una vera e propria carriera - a dire il vero spesso solo temporanea - quindi sono in aumento le richieste di interventi mirati a "venire bene in foto", più che all'apparire al meglio nella vita di tutti i giorni. Per la medicina estetica, la "selfie face" non è l'unico risvolto negativo dei social network e forse non e' nemmeno il più grave. "Esistono colleghi che avviano molto rapidamente la propria carriera attraverso i social network - avverte Bartoletti - e sebbene a questi debba andare un plauso per la capacita' di autopromozione e social media management (un grande pregio di questi tempi), bisogna ricordare che fare la gavetta è molto importante nel mestiere di medico, perché sono soprattutto l'esperienza e la pratica ad affinare tecnica e conoscenze. Chi, uscito dalla scuola di formazione (step imprescindibile per la formazione di un professionista) intraprende una carriera nella medicina estetica di norma impiega tempo a costruire una propria clientela, e lo fa con il passaparola dei pazienti soddisfatti. Se si cerca un medico estetico affidabile (ma il discorso vale anche per altri specialisti) è consigliabile diffidare dagli studi già affollati dopo pochi mesi di attività. A questi è meglio dare fiducia tra qualche anno!". 

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