
Roma, "censurate sto carro": anche Magi al Pride dell'odio. Meloni e Trump truccati da pagliacci

Quello che ha sfilato nella Capitale con Giorgia Meloni e Donald Trump truccati da pagliacci non è il carro dei vincitori ma è il carro della vergogna. Come da copione, il Pride per rivendicare i diritti della comunità Lgbt si è trasformato in una manifestazione antigovernativa. "È oggi più che mai importante essere al Pride nel momento in cui nel mondo ci sono autocrazie, democrazie illiberali, regimi fondamentalisti che colpiscono i diritti civili e le libertà individuali in Ungheria, come in Russia e come negli Stati Uniti di Trump, dove alcune parole, come gay, sono vietate nei siti istituzionali", ha detto il segretario di + Europa Riccardo Magi, parlando con la stampa dal mezzo con le immagini di Putin, Meloni, Orban e Trump truccati con fard e rossetto.
A Roma va in scena il Pride dell'odio: Trump, Musk, Netanyahu e Rowling a testa in giù
"Il nostro governo", ha scandito Magi, "non condanna tutto questo". Quindi l'attacco frontale alla presidente del Consiglio, accusata di essere "amica di questi regimi". Il carro, su cui il segretario di + Europa ha scelto di salire, era anche il supporto di scritte choc come "Censurate sto carro" o "Sali sul carro delle cause perse… da vincere insieme". Non solo: gli attivisti presenti alla manifestazione hanno mostrato cartelli con su stampato "-Meloni +Limoni", "educazione sessuo-affettiva nelle scuole subito" e "sposa chi ti pare, tanto divorzi uguale". Oltraggi, questi, che si sono sommati a un clima già pesante. A Roma, infatti, sono apparsi anche cartonati di Trump, Musk, Netanyahu e Rowling a testa in giù.
Dai blog

Sarri e i giocatori per il miracolo Lazio


Lazio, operazione cessione ma niente svincolati


Lazio, l'abbonamento è un atto d'amore
