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Roma, disastro mobilità per il Giubileo: pronte solo tre stazioni su sette

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Martina Zanchi
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Saranno pronte ad accogliere i pellegrini nella loro nuova veste riqualificata soltanto tre delle sette stazioni della Capitale su cui Ferrovie dello Stato ha in piedi progetti per 48 milioni. Niente da fare invece per Divino Amore, dove l’obiettivo era realizzare per il Giubileo un nuovo scalo nei pressi dell’importante santuario dedicato alla Madonna. C’è il progetto per la nuova stazione ma non ci sono i fondi per costruirla, così Ferrovie dello Stato cercherà di reperire risorse per avviare almeno la fase autorizzatoria e la conferenza dei servizi. Ad aggiornare i consiglieri capitolini durante la commissione speciale Giubileo, presieduta da Dario Nanni, ieri sono stati i responsabili di Fs, che è soggetto attuatore dei sette interventi inseriti nell’elenco delle opere da realizzare in vista dell’Anno Santo. A vedere la luce alla vigilia del 2025, però, saranno solo tre interventi definiti «indifferibili»: il restyling della stazione San Pietro, che riguarderà anche il piazzale antistante, e di Fiumicino Aeroporto, rispettivamente progetti da 11 e quattro milioni, e poi il piano da 15 milioni per la stazione Temini.

 

 

Sul lato di via Giolitti il cantiere riguarderà il restauro della pavimentazione e delle pensiline nell’area degli ultimi binari, mentre sull’asse di via Marsala sarà completato il collegamento del binario 1 con i binari 1 e 2 est. In programma anche la riqualificazione dei sottopassi e l’installazione di due nuovi ascensori. In questo caso Fs ha già messo in conto che i costi dell’intervento aumenteranno, ma l’intervento sarà completato per il 2025. E mentre a San Pietro e Fiumicino Aeroporto alcuni interventi di miglioramento del decoro sono già iniziati, a partire dall’atrio, a Termini l’avvio è previsto a novembre. Un mese prima, a ottobre, Anas inaugurerà invece il cantiere in piazza dei Cinquecento. L’auspicio di Ferrovie è di aver completato per i primi mesi del 2025 anche l’ampliamento della sala d’attesa della stazione Aurelia, collegandola al sottopasso, mentre ci vorrà più tempo per Torricola, Tuscolana e Roma Trastevere. Su quest’ultima c’è in piedi un progetto da otto milioni che modificherà anche la struttura, aprendo un secondo fronte d’ingresso dal lato di piazzale della Radio. Un quadrante, questo, che come sottolineato in commissione dal consigliere Paolo Ciani (Demos) è già congestionato a causa della chiusura del Ponte dell’Industria, che resterà interdetto fino a settembre 2024.

 

 

C’è poi in piedi il restyling di piazzale Biondo, l’attuale area di accesso ai binari, mentre per il secondo fronte di interventi è in corso la stipula di un protocollo d’intesa con Roma Capitale. In ogni caso i lavori di Fs per aprire il secondo ingresso alla stazione e per costruire un nuovo sottopasso pedonale inizieranno a marzo 2024, per concludersi alla fine dell’anno successivo. Stessa scadenza prevista per la riqualificazione di Roma Tuscolana e Torricola. Su quest’ultima, inoltre, è in corso uno studio con l’Ente Parco dell’Appia Antica che potrebbe portare in futuro ad aprire una seconda uscita dalla stazione, rendendo Torricola non solo un servizio per i pendolari ma anche una porta aperta sulla Regina Viarum.

 

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