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Roma, il furgone inseguito dalla polizia puntava al Vaticano. Il folle progetto

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Aveva in mente di compiere un gesto eclatante il 50enne che ha seminato il panico a Roma. Si ipotizza che l’uomo avesse in mente di attaccare il Vaticano con il camion che aveva rubato. Tutto è cominciato alle 7 circa sul Grande raccordo anulare di Roma in zona La Rustica quando il 50enne è stato segnalato mentre camminava a piedi sulla strada. Improvvisamente, con una pietra, è saltato sul cofano di una Minicooper guidata da una donna, danneggiando l’auto ma senza riuscire a impossessarsi della vettura. Ha anche danneggiato altre vetture prima di scappare entrando nel piazzale di una società che affitta mezzi da cantiere. Lì si è impossessato di un camion munito di gru per il carico e scarico merci. Un mezzo pesante, quindi, con cui è scappato inseguito da decine di auto di polizia e carabinieri.

 

 

 

 

Un inseguimento durato diversi chilometri, attraversando mezza Roma, sorvegliato dall’alto anche da un elicottero della polizia; inseguimento lungo il quale il camion ha danneggiato auto e speronato mezzi delle forze dell’ordine che tentavano di fermarne la corsa. I poliziotti hanno anche esploso colpi di pistola in aria e, quando le condizioni lo hanno permesso, hanno anche sparato alle gomme. Soltanto così, dopo essere passato per piazzale Ostiense, sono riusciti a fermarlo arrestandolo in via Leone XIII, non molto lontano dal Vaticano.

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