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Roma invasa dai topi: l'allarme igienico-sanitario fa esplodere la rabbia

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Si nascondono nei cassonetti e sfrecciano nelle strade della Capitale. La città di Roma non riesce a smaltire i rifiuti e con il caldo è sempre più complicato convivere con i topi. L'infelice incontro tra la mole di immondizia che staziona nei quartieri e i picchi di temperature che hanno portato a definire Roma "la città infernale" potrebbe evolversi in un vero e proprio allarme igienico-sanitario. Secondo una stima della Sima, la Società italiana di medicina ambientale, ci sarebbero circa 3,5 roditori per ogni cittadino. Il totale? 10 milioni. 

 

 

A riportare questo bilancio spaventoso è il quotidiano Il Messaggero. "Il caldo estremo che ha investito Roma incide non solo sulla presenza di insetti come zanzare e zecche, ma anche sulla proliferazione dei topi in città, con conseguenti pericoli igienico-sanitari per la popolazione della Capitale", annuncia in una nota ufficiale la Sima. "Uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di Stati Uniti e Canada ha dimostrato come l’aumento delle temperature e gli inverni più miti abbiano un effetto diretto sulla proliferazione dei roditori nelle aree urbane – ha spiegato il presidente Alessandro Miani – I topi sono infatti animali che non resistono alle basse temperature, mentre si moltiplicano in presenza di condizioni favorevoli come il forte caldo. Non solo. L’accelerazione del processo di decomposizione dei rifiuti lasciati sotto il sole presso cassonetti o davanti le abitazioni nelle aree urbane di Roma, fenomeno che si intensifica durante le ondate di calore, porta i ratti a uscire allo scoperto in cerca di cibo e acqua, e incrementa le occasioni di contatto tra esseri umani e roditori", ha aggiunto.

 

 

Dove sta il nodo? Stando a quanto filtra sulla gestione dei rifiuti a Roma e sulle decisioni del sindaco Roberto Gualtieri, si sarebbero fermate le manutenzioni delle macchine spazzatrici. "Il 15 luglio scorso sono infatti scaduti e non rinnovati gli appalti con le ditte esterne per fare le riparazioni delle vecchie spazzatrici presenti nella flotta di Ama. Ma c'è un altro bando (stavolta del Campidoglio) che starebbe creando non poche criticità sul fronte della pulizia della città: quello per la derattizzazione, stilato nel 2020", si legge sul quotidiano. Nessun contratto sarebbe stato firmato. Intanto, la rabbia dei romani cresce e dal primo cittadino della Capitale non arrivano risposte.

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