Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Incidente Lamborghini, perché lo youtuber è agli arresti domiciliari

Augusto Parboni
  • a
  • a
  • a

Era a Roma e non all’estero lo youtuber 20enne che mercoledì scorso, alla guida di un suv Lamborghini, a Casal Palocco, ha investito l’auto su cui viaggiava Manuel Proietti. Il bimbo di 5 anni è morto a distanza di un’ora del terribile impatto. Matteo Di Pietro era a Roma, dove gli uomini dell’Arma lo hanno rintracciato e gli hanno notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il giovane è indagato per omicidio stradale e lesioni.

 

Nell’impatto tra l’auto che guidava e la Smart ForFour, oltre alla morte del piccolo di 5 anni, sono rimaste ferite la mamma della vittima e la sorellina di 3 anni, che sono state però dimesse dopo alcune ore di controlli in ospedale. Secondo una prima ricostruzione, l’indagato e un gruppo di altri giovani stavano partecipando a una «challege», una sfida su Youtube, quando in via di Macchia Saponara la loro potente auto ha impattato contro la Smart dopo aver superato una Mercedes e un autobus: le telecamere del mezzo pubblico potrebbero aver ripreso le fasi dello scontro.

Si indaga sulla dinamica dell’incidente e su chi abbia commesso infrazioni. Si indaga, però, anche sulle attività del giovane e se al momento dello scontro fosse impegnato e distratto nel realizzare il video con gli amici. Al momento nessun altro risulta indagato. Negli ultimi giorni si era diffusa la notizia che il 20enne indagato fosse andato all’estero. All’estero, invece, ci sarebbero due degli altri ragazzi non indagati che si trovavano nella Lamborghini.

 

Il giovane 20enne, in base ai primi risultati tossicologici, è risultato positivo ai cannabinoidi. A distanza di pochi giorni, la procura ha disposto un drug test bis sull’indagato per capire quando ha assunto la sostanza stupefacente: da accertare, infatti, se abbia utilizzato la droga poco prima dell’incidente stradale, oppure nei giorni precedenti.

Secondo la procura è ipotizzabile il rischio di inquinamento probatorio, la possibile reiterazione del reato e il pericolo di fuga. «Doveroso, in attesa dell’esito finale delle indagini. Dopo un lavoro lungo che ha coinvolto decine di associazioni, martedì in Consiglio dei Ministri porteremo le norme del nuovo codice della strada, tra cui impedire ai neopatentati di guidare auto di grossa cilindrata per i primi tre anni anziché uno», ha scritto Matteo Salvini in un post pubblicato su Instagram, in riferimento alla notizia degli arresti domiciliari decisi per Matteo di Pietro, lo youtuber che alla guida di un suv Lamborghini è rimasto conivolto nell’incidente di Casal Palocco che ha provocato la morte di Manuel Proietti. 

Dai blog