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Terremoto Roma, quanto è durata la scossa di magnitudo 3.2 in provincia

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La Capitale trema nel cuore della notte e sveglia i romani. La scossa più forte di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 2.46 nella provincia est di Roma. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 chilometri di profondità ed epicentro 8 km da Colonna e 9 da Tivoli. Al momento non si segnalano danni a cose o persone. La durata media di una scossa è molto al di sotto dei 30 secondi; per i terremoti più forti può però arrivare fino a qualche minuto. La scossa nella Capitale, forte ma breve, ha fatto tremare tutta la provincia sudorientale della Capitale. Le altre due scosse, sempre con identico ipocentro (profondità circa 10 chilometri) si sono registrare alle 2,50 con magnitudo 1.8 e alle 2,55 con magnitudo 1.7.

Sui social gli utenti si sono scatenati con centinaia i commenti: "Ha tremato casa, che paura", "Si è spostato il mobile", "Si sono aperte le ante dell'armadio". E c'è chi chiede: "Si può tornare a dormire?". La provincia sud-orientale della Capitale è un'area a rischio sismico, caratterizzata da un'attività di tipo prettamente vulcanica. In questo caso però a far tremare la terra non è stato il Vulcano Laziale ma quello dell'area più ad est.

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