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Fidene, il racconto dell'eroe che ha bloccato il killer: così l'ho disarmato

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Un eroe ha evitato che si aggravasse ancora di più la strage di Fidene. “Gli si è gettato addosso e lo ha bloccato fino a immobilizzarlo a terra mentre l’uomo sparava e si dimenava come un toro” è il racconto di un testimone della sparatoria nella quale sono morte oggi nella bordata di Roma tre donne. A fermare il killer è stato uno dei partecipanti alla riunione del consorzio, che è ora ricoverato, non in pericolo di vita, al Policlinico Gemelli di Roma. "Mentre disarmava l’aggressore - prosegue il testimone - è rimasto ferito a una guancia da un proiettile e quando sono arrivati i carabinieri, prima di essere ricoverato in ospedale, chiedeva degli altri feriti per sapere come stavano". 

 

 

L’uomo che ha fermato il killer Claudio Campiti ha 67 anni ed ha raccontato ai soccorritori di aver visto l’aggressore entrare nel gazebo di via Monte Giberto e di aver cominciato a sparare senza parlare. Il 67enne che ha una ferita al volto, ha raccontato di essersi gettato addosso a Campiti bloccandolo. Altri testimoni avrebbero raccontato della pistola inceppata ma la dinamica di quanto è avvenuto durante la riunione condominiale, è al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Roma.

 

 

Campiti sarebbe arrivato questa mattina in apertura del poligono di Tor di Quinto a Roma e lì, dopo aver lasciato un documento di identità, avrebbe ottenuto una pistola semiautomatica Glock. L’uomo si sarebbe poi allontanato dal poligono con l’arma, la stessa con cui ha poi aperto il fuoco poco dopo nel gazebo, esplodendo almeno 4-5 colpi prima di essere bloccato.

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