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Roma riparte: al cinema non solo film. Così le sale si reinventano: concerti, mostre e spettacoli

Stefano Liburdi
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Cinema Troisi, Fiamma e ora Barberini: un raggio di luce squarcia il buio della sala e porta fiducia a un settore precipitato da tempo in una profonda notte. Tre cinema si sono reinventati e grazie a progetti innovativi, che prevedono oltre alla proiezione di film anche spazi per altre forme di cultura e per la ristorazione, hanno rialzato il sipario, o stanno per farlo, rilanciando così la loro sfida. La crisi delle sale cinematografiche è iniziata già prima del «colpo di grazia» dato dal Covid. Rincari e, soprattutto, l'esplosione di piattaforme streaming (che nel periodo pandemico hanno registrato un boom degli abbonati), hanno spinto molti esercenti ad alzare bandiera bianca negli ultimi anni. Alcuni quartieri, il Tiburtino ad esempio, sono da tempo rimasti senza più una sala. Come riportato da un'indagine di Roma Today, in dieci anni più di cento attività sono cessate a causa degli incassi crollati: -69% nel 2020, -73% nel 2021. Nei primi sette mesi del 2022 fino a luglio di quest'anno, l'incasso dei cinema capitolini ammonta a 15.984.577 euro, il 50% in meno rispetto al 31 luglio del 2019. La 102esima «vittima» è stata lo storico cinema King di via Fogliano: chiuso per la pausa estiva, non ha più ripreso le proiezioni. Fatale la risposta negativa ricevuta dalla proprietà dell'immobile, alla richiesta di riduzione del canone d'affitto.

Alcune sale sono state trasformate in banche, hotel, supermercati o bingo, altre come l'Empire in viale Regina Margherita, l'Embassy ai Parioli, l'Europa in Corso d'Italia o il Maestoso all'Alberone sono rimaste abbandonate e rimangono lì a testimoniare un'epoca che non esiste più. Poi c'è il caso del Metropolitan di via del Corso prigioniero della burocrazia che ostacola la sua riapertura quando tutto sembrava fatto, con il parere favorevole della Regione Lazio e di tutti gli altri Enti interessati. Il cinema ha cessato l'attività nel 2010, la sua riconversione prevede uno spazio commerciale di media distribuzione e il mantenimento di una sala cinematografica da 99 posti da concedere in uso a titolo gratuito a Roma Capitale 120 giorni l'anno.

Il sorriso agli amanti della settima arte lo ha restituito un gruppo di giovani che nel settembre di un anno fa ha riaperto il Cinema Troisi facendo ritrovare alla città una delle sue sale storiche, nel cuore di Trastevere. Poi, ad invertire la triste tendenza, ci ha pensato la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia quando ha annunciato di aver acquistato il cinema Fiamma, chiuso dal 2017, per farne un centro di cultura con due sale che proietteranno sia pellicole di patrimonio che di prima visione. La riapertura è prevista per dicembre 2023. Infine il Barberini. Costruito nel 1930 da Angelo Giuseppe Rossellini, padre di Roberto e realizzato dall'architetto Marcello Piacentini, si è fermato nel giugno del 2020 per ristrutturazione. Riaprirà il primo ottobre con sei sale e una programmazione di blockbuster, film d'essai e film in lingua originale. Previste stand up comedy, mostre, concerti e spettacoli dalle 10 alle 24, oltre a un esclusivo ristorante affacciato sull'omonima piazza.

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