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Tiberis, la spiaggia sul Tevere dei romani è già un flop tra ritardi e promesse non mantenute

Massimiliano Gobbi
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Tiberis è già un flop. La spiaggia dei romani sotto ponte Marconi, a fine giugno è ancora in alto mare. Nonostante sia arrivata l'estate, della spiaggia non c'è neanche l'ombra. Con le temperature da bollino rosso, l'area attrezzata su sabbia e prato, è ancora al nastro di partenza, nel senso che da ieri sono appena iniziati i primi lavori della ditta appaltatrice per la messa in sicurezza dell'area che avrà una capienza massima di 200 persone e resterà aperta tutti i giorni, da lunedì alla domenica, festivi compresi, dalle 8 del mattino a mezzanotte fino al giovedì, all'una nel weekend. Una corsa contro il tempo per l'amministrazione capitolina per far partire un servizio che durerà soli 2 mesi, fino al 15 settembre, e che per l'ennesimo anno consecutivo inizierà con un ritardo rispetto alle attese. A lamentarsi ora tanti cittadini e associazioni.

 

 

«Nonostante i buoni propositi dell'amministrazione capitolina, il taglio del nastro anche in questa edizione tarda ad arrivare- commenta Piergiorgio Benvenuti, presidente dell'associazione Ecoitaliasolidale - Verrebbe proprio da dire Gualtieri come la Raggi, ogni anno si ripetono le consuete difficoltà. La data del 15 giugno è stata disattesa, e i lavori per l'allestimento sono iniziati solo ora. Il lavoro da affrontare per allestire l'area non è piccolo visto che la zona risulta abbandonata a se stessa e nel degrado. Accanto all'area, inoltre, proseguono a passeggiare senza fissa dimora che abitano nelle baracche fra le canne del fiume». Il rischio è che, anche quest'anno, la spiaggia Tiberis riesca ad aprire soltanto a luglio inoltrato, quando ormai i romani andranno a rinfrescarsi sulle spiagge del litorale, con un luogo che resterà deserto o poco più.

 

 

Per allestire la spiaggia a questo punto serve una corsa contro il tempo per dare la possibilità ai romani di poter utilizzare l'area almeno la prima settimana di luglio, e poter usufruire di lettini, ombrelloni, giochi d'acqua per i più piccoli, area cibo, sedie e bagni pubblici. Lavori terminati, la sera, la spiaggia ospiterà invece eventi culturali a fronte di un biglietto ad un prezzo calmierato concordato con l'amministrazione. «Non ci rimane che rinnovare la proposta di bloccare la sperimentazione del lido conclude Benvenuti - che danneggia sempre e solo i cittadini che si ritrovano ad estate inoltrata senza il servizio. Da anni chiediamo progetti di riqualificazione del tratto duraturi nel tempo, ma a quanto pare nessuno ci ascolta. Aprire e chiudere una spiaggia in due mesi, è solo uno spreco di denaro».

 

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