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Giro di green pass falsi, nell'inchiesta spunta un altro attore

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Augusto Parboni
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Green pass ai vip, il tribunale del Riesame ha sospeso gli arresti domiciliari per il medico finito nel mirino della procura. Ma nelle 10 pagine dei giudici spunta una lista di personaggi del mondo dello spettacolo che, secondo gli inquirenti, avrebbero ottenuto il certificato verde in maniera irregolare. Non emerge soltanto il nome di Pippo Franco e di alcuni familiari, ma anche quello dell’attore Pierluigi Concillietti, che ha collaborato pure con Carlo Verdone. Nell’ordinanza del Riesame, firmata il 14 maggio scorso, il tribunale ha sostituito nei confronti del medico Natale Alessandro Aveni Cirini la misura dei domiciliari con quella «della sospensione dall’esercizio della funzione di medico di famiglia e del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale medica e odontoiatrica, ambedue per il periodo di 12 mesi».

Secondo quanto emerso dalle indagini, e riportato nel provvedimento del Riesame, «i soggetti che l’indagato dichiarava di aver vaccinato non si trovavano a Roma nel momento della presunta somministrazione, le telefonate erano allusive e ironiche quanto alla mancanza di effetti collaterali, i presunti vaccinati si preoccupavano oltremodo allorché dovevano partecipare ad eventi collettivi quali battesimi». Non solo. «I presunti vaccinati concordavano con l’indagato le date di somministrazione in funzione delle necessità personali in modo tale da essere dotati del certificato vaccinale che serviva loro per viaggiare o altro».

Dall’indagine sarebbe emerso che «per il vaccino Pfizer erano state registrate 185 dosi a fronte delle 150 ricevute» dal dottore indagato. «Calcolando un uso di 6 dosi a fiala - è scritto nelle carte d’indagine - i conti non tornano». Aveni però si è difeso affermando di avere siringhe speciali in grado di aumentare le dosi somministrabili e ha puntato il dito anche contro gli hacker.
 

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