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Annullate le multe, la pista ciclabile di Ostia è un disastro

Massimiliano Gobbi
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Continuano le polemiche sulla pista ciclabile di Ostia: i cittadini tornano all'attacco dichiarando abusi ed errori a raffica. A seguito dei lavori per renderla definitiva, l'opera resta tema di scontri. A denunciare la situazione è ancora una volta LabUr (Laboratorio di Urbanistica), tramite il suo presidente Andrea Schiavone, che punta il dito contro la vecchia amministrazione mettendo in risalto una serie infinite di dimenticanze per un’opera che, a fine lavori, costerà più di 3 milioni di euro. «La pista ciclabile non rientra ancora nella viabilità definitiva del lungomare e dal 25 settembre al 13 ottobre 2021 tutte le multe effettuate sono nulle - dichiara Schiavone - Lo conferma, in risposta a specifica istanza dell'8 novembre scorso, il Gruppo X Mare della Polizia Locale».

Una nota che di fatto conferma quanto più volte ribadito dal Laboratorio di Urbanistica: ossia che dal 25 settembre al 13 ottobre 2021 i divieti di sosta e fermata, così come tutte le disposizioni indicate dalla segnaletica stradale sul lungomare, non erano valide per dimenticanza da parte del X Municipio che non ha segnalato la continuazione della provvisorietà della pista. Un ritardo che di fatto ha creato «un buco» e di conseguenza una «mancanza di proroga» della disciplina di traffico provvisoria emessa poi da quel termine. Secondo Labur, inoltre, la pista deve, da ora fino a definitiva disposizione, essere vietata al transito dei velocipedi mediante apposizione di appropriata segnaletica stradale da parte del X Municipio.

«Sono in corso ulteriori modifiche al progetto del X Municipio eseguito dall’ex direttore – prosegue Labur - come per esempio la realizzazione di due aree riservate alla sosta di veicoli in servizio di soccorso, veicoli in servizio di polizia e adibiti al carico e scarico di cose all’altezza di via del Bucintoro/Piazza dei Canotti (altezza stabilimento balneare “Hakuna Matata”) e di Piazzale Mediterraneo (Belvedere Carosio)». Ma non finisce qui. Dopo l’estate, inoltre, l'ex vicesindaco Alessandro Ieva, aveva annunciato che grazie al posizionamento di tubi drenanti, veniva risolto definitivamente il problema degli allagamenti che a quanto pare non è stato ancora risolto. «La pista – spiega Labur – continua ad allagarsi ad ogni pioggia per mancanza di apposito impianto drenante. I lavori, appaltati e aggiudicati, dovevano essere eseguiti prima del suo completamento. Così non è stato per volontà politica, in campagna elettorale, della giunta grillina di Ostia. Neanche tutti i posti auto riservati ai portatori di disabilità sono stati eseguiti». «Un caos generato da un’opera realizzata in modalità illegittima, come decretato già a dicembre 2020 dal ministero delle Infrastrutture – conclude Labur – Ora vedremo cosa farà la nuova giunta Pd di Mario Falconi, che vede come assessore ai Lavori Pubblici l’avvocato Guglielmo Calcerano, sostenitore di legalità e trasparenza amministrativa».

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