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Assalto a ristoranti e negozi, Roma è invasa dai turisti

Damiana Verucci
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Weekend di ripartenza per la Capitale. Dai ristoranti ai negozi, fino a cinema e palestre, sembra proprio un momento positivo per Roma dopo un anno e mezzo di crisi nera per via della pandemia. E chissà quanto meglio sarebbe andata senza cortei, manifestazioni di protesta che hanno paralizzato per giorni il centro e fatto infuriare, in particolare, i titolari delle attività produttive. Il bilancio di un sabato e di una domenica di bel tempo ha rincuorato, tuttavia, gli animi e fa ben sperare per un futuro addirittura migliore.

«Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per bar e ristoranti siamo ad almeno un 12% in più – fa sapere Claudio Pica, presidente Fiepet Confesercenti – merito anche del ritorno dei turisti in città e soprattutto della fine dello smart working che si ripercuote positivamente sulle colazioni e sui pranzi nelle attività di somministrazione. Non siamo certo ancora ai livelli pre covid ma comunque sta andando bene. Dispiace per quanto perso per via dei cortei e delle manifestazioni che nei giorni scorsi hanno impedito ai commercianti di lavorare».

Molto meglio anche per lo shopping. Dopo un inizio ottobre piuttosto sottotono i romani stanno ricominciando ad interessarsi di quanto venduto nei negozi e gli acquisti, almeno in questo ultimi weekend, sono volati. 
«Registriamo almeno un 10% in più rispetto allo scorso anno e un'impennata c'è stato per questo sabato e domenica complice il bel tempo che ha fatto venire la gente a passeggiare in centro», conferma Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma. Così come in tanti hanno ripreso ad andare al cinema e in particolare per alcuni film, come James Bond, c'è stato quasi il tutto esaurito nelle sale. Mentre nelle palestre tornano a rinnovarsi abbonamenti e mensili anche grazie alle promozioni e ai prezzi decisamente più abbordabili volti proprio a far tornare la gente ad allenarsi.

Di ripresa parla anche Confartigianato Roma, che ha fatto un'analisi dei dati dei primi sette mesi del 2021 in rapporto ai vari settori produttivi. Emerge innanzitutto il boom di vendite dell'e-commerce (oltre il 50%), che traina l'aumento dei ricavi dei servizi postali dell'attività dei corrieri e quello della produzione di software e servizi informatici. Mentre il Superbonus del 110% sta sostenendo l'attività edilizia e il credito d'imposta per gli investimenti spinge la domanda interna di macchinari che nel primo semestre del 2021 supera il 3% rispetto allo stesso periodo del 2019.

La ripresa sta stimolando anche la domanda di lavoro. Nei prossimi tre mesi, continuano da Confartigianato, si prevede per le piccole imprese un aumento del 20% della forza lavoro su un anno fa. Sembrano rallentare, infine, i prestiti alle imprese dopo il picco di fine 2020 determinato dalla crisi di liquidità causata dalla pandemia. Ma non ci sono solo aspetti positivi. «Purtroppo nei confronti di Roma Capitale – incalza il presidente dell'associazione degli artigiani romani, Andrea Rotondo – rileviamo che all'alta spesa corrisponde nelle pmi una bassa qualità percepita dei servizi e la poca fiducia nei confronti della pubblica amministrazione. Una questione alla quale non potrà sfuggire il prossimo sindaco e la prossima amministrazione».
 

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