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"Così rilancerò l'Ostiamare". Parla il presidente Roberto Di Paolo, tornato dopo 18 anni

"Non prometto nulla ma vogliamo la serie C"

Simone Pieretti
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L’Ostiamare volta pagina per tornare ai vecchi fasti. Cambio al vertice societario con il presidente Roberto Di Paolo che torna dopo diciotto anni al posto di comando dopo aver lasciato la presidenza a Luigi Lardone. «Avevo sempre detto che se fossi tornato nel calcio, lo avrei fatto con l’Ostiamare - afferma il neo presidente Roberto Di Paolo - é capitata l’occasione, sono pronto per la nuova avventura. Qui avevo già vinto il campionato nel 2003 prima di passare la mano a Luigi Lardone, ora riprendiamo da dove c’eravamo lasciati. Il momento non è dei più propizi, la pandemia ha creato non pochi problemi: al di là dei protocolli, spero di rivedere al più presto i tifosi sugli spalti dell’Anco Marzio». 
Qual è il suo primo obiettivo? 
«Non posso promettere niente, ma noi ce la metteremo tutta per vincere il campionato. L’ambizione è quella di riportare l’Ostiamare in Serie C, ma non siamo soli ad avere questo desiderio, ci sono altre diciassette squadre che avranno il nostro stesso proposito. Da presidente, ho sempre provato a vincere il campionato: l’obiettivo è quello perché una piazza come Ostia lo merita: calcisticamente questa è una piazza importante, voglio riportare l’entusiasmo che c’era tanti anni fa». 
Ha cambiato l’organigramma societario. 
«Ho portato tutte persone con le quali c’è un rapporto consolidato da anni, il direttore generale Marcello Nicolucci é trent’anni che fa calcio insieme a me, il direttore sportivo Stefano Mattiuzzo é stato un mio giocatore, e ha iniziato la carriera dirigenziale sotto la mia presidenza. Più che un club di calcio, posso dire che siamo quasi una famiglia». 
La squadra è stata rivoluzionata. 
«Abbiamo cambiato tecnico, e abbiamo voluto esaudire le richieste che il nostro mister ci ha presentato. Aldo Gardini è un’ottima guida tecnica, lo avevo avuto come allenatore anche a Civitavecchia, è un allenatore che stimo, ho tanta fiducia in lui, è bravo». 
La società ha compiuto acquisti importanti. 
«Abbiamo seguito le indicazioni di Gardini: i difensori Sabelli e Sbardella - come i due esterni offensivi Lorusso e Bertoldi - arrivano dal Trastevere, il difensore Berardi e centrocampista Vagnoni arrivano dal Monterosi che ha appena vinto il campionato, Vasco è tornato all’Ostiamare dopo l’esperienza al Racing Aprilia. E poi sono arrivati elementi di esperienza consolidata come Sossai del Racing Aprilia e Orchi, difensore centrale che la scorsa stagione era a Rieti. in più, ci sono tanti giovani che lo scorso anno erano qui a Ostia e che sono rimasti nel nostro organico». 
La vostra ambizione è giustificata, adesso dovrà esserci anche la risposta dell’ambiente. 
«Sarà la squadra a dover riportare i tifosi allo stadio. Il pubblico si conquista sul campo, lottando ogni domenica su ogni pallone, uscendo dal campo con la maglia sudata. Questo gruppo che abbiamo messo in piedi mi piace perché ha stimoli e voglia di far bene: è una squadra su misura per la piazza di Ostia». 
 

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