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I presidi alla Raggi: a Roma scuole pericolose

Valentina Conti
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Dopo l'ultimo episodio nella Capitale, il crollo del controsoffitto all'Istituto Comprensivo Maria Montessori a Montesacro, i presidi pretendono garanzie a stretto giro sull'edilizia scolastica. Con il rientro a settembre da organizzare, l'appello rivolto alle istituzioni è quello di agire subito, nei mesi estivi, per evitare il rischio di incappare in ulteriori complicazioni ad anno scolastico iniziato.

In una lettera indirizzata al Comune di Roma e Città Metropolitana di Roma Capitale, il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi del Lazio, Mario Rusconi, chiede con urgenza «di avere conoscenza della programmazione di controlli su singoli edifici scolastici, per quanto di rispettiva competenza, al fine di evidenziare situazioni di criticità prima che diventino irreparabili», oltre che di «dare riscontro alle segnalazioni che pervengono dai diversi istituti scolastici sulla manutenzione dei plessi». Suggerendo altresì di «rendere note le azioni di pianificazione delle spese in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria anche attraverso conferenze di servizio territoriali». «Riteniamo indispensabile - conclude il leader del sindacato che riunisce i capi di istituto del Lazio - che durante il periodo estivo siano allertati tutti i servizi in merito al capitolo manutenzione, per garantire il rientro a scuola degli studenti in sicurezza e tranquillità».

Un concetto ribadito a chiare lettere dalla vicepresidente della sezione romana dell'ANP e dirigente scolastico del Liceo Isacco Newton, Cristina Costarelli: «Torniamo a chiedere un intervento sistematico sulle scuole del Lazio, partendo dalla Capitale. Da tempo - dice Costarelli - domandiamo una ricognizione di controllo, sul fronte edilizia scolastica, in un quadro generale in cui una volta per tutte vengano stabilite, e rese pubbliche, delle priorità. Accanto ad una programmazione puntuale comprensiva delle spese comunicate agli istituti».

Quello che manca, secondo la preside, insieme all'ampliamento degli investimenti, sono i controlli periodici. «Le strutture scolastiche, infatti, oltre a non vedere con solerzia interventi risolutivi, se non quando capita l'irreparabile, non sono sottoposte a verifiche costanti», spiega. È per questo che «andrebbero eseguiti stabilmente sopralluoghi da parte degli enti preposti, invece tutto è affidato al caso. L'RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) della scuola si occupa di ciò che riguarda la sicurezza del personale, ma sugli edifici scolastici si limita alle segnalazioni, perché non ha compiti ulteriori. Attraverso verifiche fisse, magari quanto accaduto di recente all'istituto Montessori poteva essere evitato».

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