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"Arcuri mi ha promesso che autorizza l'acquisto delle mascherine, ti faccio diventare ricco"

Valeria Di Corrado
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"Domenico mi ha promesso che se gli arriva la lettera, autorizza quell'acquisto (...) Tu lasciami lavorare e te faccio diventare... mooolto molto benestante, forse potresti anche essere considerato ricco". Così lo stampatore originario dei Castelli romani Vittorio Farina si vantava con il socio, l'editore croato Andelko Aleksic, del lascia passare che avrebbe avuto dall'allora commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri, sulla fornitura di mascherine da destinare alla scuola. Arcuri non è indagato, mentre Farina (nel ruolo di faccendiere) e Aleksic (l'imprenditore legale rappresentante della società European Network Tlc srl) sono accusati di traffico di influenze illecite, oltre che di truffa aggravata sulla maxi fornitura di 5 milioni di mascherine e 430mila camici alla protezione civile della Regione Lazio durante la prima ondata della pandemia.

 

I RAPPORTI CON L'IMPRENDITORE DE SANTIS E IL SENATORE ROMANO

Le indagini dei finanzieri del gruppo Tutela spesa pubblica hanno evidenziato "il quadro relazionale di cui Farina si avvantaggia nello svolgimento della sua attività di procacciatore di affari per conto della Ent Tlc srl - si legge nell'ordinanza di arresto che lo ha condotto ai domiciliari - Farina vanta rapporti con personaggi noti, come Roberto De Santis (imprenditore pugliese, ritenuto uomo di strettissima fiducia di Massimo D'Alema, a lui collegato più volte anche a causa di intercettazioni nell’inchiesta escort con Tarantini, ndr) e l'ex senatore Saverio Romano (avvocato palermitano ed ex ministro delle Politiche agricole nel Governo Berlusconi IV, ndr), soggetti per il tramite dei quali riesce ad avere contatti con pubblici amministratori che in questo periodo si occupano delle forniture pubbliche di dispositivi medici e di protezione individuale". Per questa ragione, De Santis e Romano sono indagati dai pm Ielo e Affinito per traffico di influenze illecite: il primo per i presunta intermediazione avuta con Arcuri, il secondo per aver fatto da tramite con la Protezione civile Sicilia.

LA FORNITURA DI BANCHI E MASCHERINE PER LA SCUOLA

In particolare, Farina, parlando con Aleksic, "ha mostrato la sua soddisfazione - spiega il gip del Tribunale di Roma Francesca Ciranna - nell'aver ottenuto la promessa (verosimilmente dal commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri) di inserire la Ent Tlc srl quale fornitore sussidiario rispetto a Luxottica e Fca per l'approvvigionamento di un'ingente quantità di mascherine chirurgiche da desinare alle scuole". Effettivamente Farina il 15 luglio 2020 aveva chiamato il manager Massimo Cristofori (non indagato), "giurando di aver parlato con Arcuri per inserire la Ent Tlc srl quale fornitore sussidiario a Fiat e Luxottica" per le mascherine destinate alla riapertura delle scuole sul territorio nazionale. Cristofori rilancia: "Tu che sei grande amico di Arcuri, lanciati nel business delle scrivanie (presumibilmente i banchi a rotelle, ndr)". Farina è titubante: "Sì, ma come faccio, troppo". Cristofori insiste: "Tre milioni di scrivanie, a prezzo medio di 50 euro (...) non riesci a inserirti in questo business qua con Arcuri?". Farina spiega: "Quello delle mascherine, stiamo, quello che non fornisce Luxottica e Fiat, sai che gli hanno fatto, che so grandi produttori, no? Se non ce la fanno, subentriamo noi, adesso sappiamo tra qualche giorno... sono stato ieri, giuro". In realtà, poi, Farina e Aleksic non si aggiudicheranno né la fornitura dei banchi a rotelle, né quella delle mascherine per il personale scolastico.

L'INCONTRO DI FARINA CON ARCURI

Tuttavia il primo settembre scorso la Guardia di Finanza documenta un viaggio di Farina a Roma: in quell'occasione si reca in via Valadier 42, dove c'è l'ufficio della Proger spa di Roberto De Santis. La Proger è considerata la più grande società d’ingegneristica italiana, con sede a Chieti e progetti in tutto il mondo, tra cui la realizzazione del corridoio sud del gas (Tap). "Deve peraltro rilevarsi - precisa il gip - che la Ent ha effettuato l'1 luglio 2020 un bonifico di 30mila euro a favore di Roberto De Santis e non è dato conoscere la natura della prestazione resa". Il 3 settembre scorso, in occasione di un altro viaggio a Roma, Farina è riuscito a incontrare l'allora commissario straordinario Domenico Arcuri: "Domenico mi ha promesso che se gli arriva la lettera, autorizza quell'acquisto (...) oggi pomeriggio ci deve fare l'ordine", "c'ho anche un 70 possibilità che ti faccio pure il Lazio, sto sopra ste cose, sto facendo un buon lavoro, avanti indietro, avanti indietro, avanti indietro". Il 9 settembre Farina chiama Aleksic informandolo "che dovrebbe arrivare l'ordine oggi". Di fronte alla soddisfazione del socio, Farina ribadisce: "Tu lasciami lavorare, c'ho ampia delega da te, te faccio diventare... mooolto molto benestante, forse potresti anche essere considerato ricco! Domani li vedo tutti quanti, domani c'ho un vertice importante (...) la cosa importante è che quell'altro... ehm... ci autorizzerà a comprare tutto".

GLI ALTRI APPALTI NEL MIRINO

"Ai fini della valutazione delle modalità di adempimento dei contratti di fornitura - spiega il gip - va rilevato che alla società Ent è stata commissionata dalla Protezione civile Sicilia la fornitura di Dpi e un milione di guanti in nitrile top glove". Aleksic il 22 settembre scorso dice a Farina: "Per la Sicilia sto facendo l'ordine per mandare giù i guanti... 120mila box. Venti mila di questi vuoi che li mandi in nitrile?. Farina gli risponde: "Vedi tu, mischia un po'". Per questa fornitura sono stati emessi due ordini di pagamento per un totale di 5.387.000 tra il 27 maggio 2020 e il 9 giugno 2020. Il 24 giugno la Ent ha effettuato un bonifico di 58.784 euro sul conto corrente intestato ai coniugi Francesco Saverio Romano e Stefania Martorana, "segnalato come operazione sospetta dalla Polizia economica-finanziaria in quanto privo di causale". Secondo l'ipotesi della Procura, questa somma potrebbe essere la "ricompensa" per l'attività di mediazione con la Protezione civile Sicilia svolta da Romano per far ottenere la fornitura ad Farina e Aleksic. Da qui l'accusa di traffico di influenze illecite contestata all'ex senatore siciliano del Pdl.

Dagli atti sembrerebbe emergere che la Ent abbia stipulato un ulteriore contratto per la fornitura all'Azienda Zero della Regione Veneto (che rientra tra le pubbliche amministrazioni) di 500mila FFP3 mascherine (al prezzo di 4,10 euro caduna) e 500mila camici sterilizzati (al prezzo di 10 euro caduno) per un valore complessivo di 7 milioni di euro. "I motivi di sospetto - spiega il gip- sono riconducibili a una movimentazione anomala in quanto apparentemente incoerente con il profilo economico della società e con il settore di attività della stessa (casa editrice)".

 

 

BENOTTI CHE SI VANTAVA DELL'AMICIZIA CON ARCURI

Non è la prima volta che la conoscenza con Arcuri viene utilizzata come asso nella manica dagli imprenditori che si sono lanciati nel business della pandemia. Il precedente riguarda l'ex giornalista Rai Mario Benotti, raggiunto da una misura interdittiva nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sugli affidamenti per l’acquisto di mascherine nella prima fase dell’emergenza Covid. Gli inquirenti procedono per l’accusa di traffico di influenze illecite in concorso aggravato dal reato transnazionale. Oggi è stato interrogato per un'ora e mezzo dal gip. «Ha risposto a tutte le domande, anche a quelle dei pm, chiarendo tutta la vicenda», spiegano i difensori di Benotti, gli avvocati Giuseppe Ioppolo e Salvino Mondello. «Ha spiegato lo sviluppo dei rapporti avuti con l’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, avvenuti tutti in modo trasparente, alla luce del sole, ci sono centinaia di mail con tutti i nomi. La richiesta di mascherine è venuta da Arcuri e lo Stato da questa vicenda ha avuto solo vantaggi».

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