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Stadio della Roma, la società Eurnova passa alle vie legali. La lettera al Comune

Fernando Magliaro
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Arrivano i primi nodi in casa As Roma per la decisione annunciata venerdì sera di rinunciare al progetto Stadio di Tor di Valle che la nuova proprietà giallorossa ha ritenuto ormai “insostenibile”. Poco fa, infatti, Eurnova (la società di Luca Parnasi proponente formale del progetto) ha inviato una lettera al Comune - Assessorato all’Urbanistica, Gabinetto del Sindaco, Direzione Generale, Avvocatura - alla As Roma e in copia alla CPI Tor di Valle di Vitek.

Nella lettera, Eurnova scrive: “Ferma la riserva di agire nei confronti della A.S. Roma per gli enormi danni che sta provocando alla scrivente società, con la presente si chiede formalmente a Roma Capitale di considerare del tutto inefficace la richiesta di A.S. Roma di considerare non più vincolanti gli obblighi a suo tempo dalla stessa assunti”.

In sintesi, secondo Eurnova, la Roma non ha il potere di rinunciare al progetto per un cambio di volontà poiché gli impegni assunti “sono irrevocabili” rispondendo a “una precisa disposizione di legge ed anche nell’interesse pubblico”. Inoltre, la “As Roma non è il soggetto proponente” (e qui si spiega l’utilizzo dell’espressione “utilizzatrice” adoperato dalla Roma venerdì in relazione alle previsioni della legge Stadi) e, infine, Eurnova sostiene che “non sia compito di A.S. Roma valutare quale sia l’interesse pubblico”.

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