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Cestini per i rifiuti o urne funerarie? Virginia Raggi seppellita sui social. Pure Taffo la prende in giro...

Fernando M. Magliaro
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“A noi piacciono. È proprio il nostro stile”: con otto parole la Taffo pronuncia la sentenza definitiva. Le urne cinerarie che Virginia Raggi ha scelto come nuovi cestini sono davvero tristi. Il sindaco li ha presentati con una foto sul proprio profilo Instagram, accompagnando la foto con questo testo: “Ecco i nuovi cestini in ferro che sostituiranno nel centro storico quelle orribili buste di plastica trasparenti appese. Questa mattina ne abbiamo installati cinque in piazza della Rotonda al Pantheon: serviranno per fare una prova e se supereranno i test prenderanno il posto dei vecchi in tutto il centro. 
Anni fa dopo l’innalzamento dei livelli di sicurezza antiterrorismo, in tutta Italia, i vecchi raccoglitori sono stati sostituiti con buste di plastica trasparenti, che spesso si rompono, facendo cadere a terra i rifiuti. In questi anni abbiamo lavorato a qualcosa di diverso. È stato un lavoro complesso, perché è stato necessario mettere d’accordo diverse esigenze: da una parte la Questura con il rispetto delle norme di sicurezza - e permettere quindi di vedere cosa c’è all’interno -, dall’altra la Sovrintendenza ai Beni culturali, data la rilevanza storica, culturale e archeologica di questi luoghi. In più c’era la necessità di realizzare un modello di cestino pratico e facilmente svuotabile dal personale Ama".

"In questi anni sono stati elaborati diversi prototipi che però non hanno messo tutti d’accordo, di fatto non accontentando le varie esigenze.  Non è stato semplice. Le piazze, le vie di Roma sono da tutelare e preservare e per questo anche le più piccole cose devono essere belle e decorose. Volevamo un modello che rispettasse tutti questi principi e ovviamente fosse anche pratico e sicuro. Questo è il risultato. Spero che cittadini e turisti li apprezzino”.

 

Quasi cinque anni di mandato Raggi - più i due e mezzo di Marino - per arrivare ad avere un’urna cineraria di metallo brunito

Per inciso: le buste di plastica trasparenti sono in uso da anni a Parigi, anche nelle zone di maggior pregio - Champs Élysée, Arc de Triomphe, Madeleine, Assemblée National, Bourse, Monparnasse, Tour Eiffel - che in quelle più antiche, come il Marais, Notre Dame, Ile de Saint Louis, Louvre. Solo che vengono svuotate ogni tre ore. Ecco perché non si rompono. 

Sui social i romani si sono scatenati: “L’hanno messa anche davanti al Pantheon?” si domanda Alessandro Fabbroni che aggiunge: “Ironia involontaria”. “Ero sicura. E quando le ho viste, queste eleganti urne cinerarie, non ho potuto che pensare, ma quanto gradirà Taffo   questa citazione, questo evidente omaggio al suo stile inconfondibile…???!!!scrive Flobis.

 

E, ancora, rivolti alla Taffo: “Ve l'ha servita su un'urna d’argento”; "nun ce vojo crede!!!! avete contagiato pure l’ama!!!!!”; “Ma perché, non è una vostra trovata???”; “Sembrano davvero delle urne! Siete fantastici.”; ”pubblicità occulta?”.

Ma soprattutto viene stigmatizzato il fatto che oramai i cestini, anche quelli in strada, dovrebbero prevedere la differenziazione dei rifiuti. E quindi: “Ma poi nel 2020 ci si aspetterebbe il cestino ripartito per plastica / latta - carta pulita - il resto”. Risposta al vetriolo: “Magari, però poi AMA creerebbe quattro dipartimenti per i cestini stradali, tutti indipendenti, che non comunicano e fanno come je pare, giusto per gestire ancora” peggio- 

 

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