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La maxi-rissa dei ragazzini al Pincio, nuovi video e chat: così è partito tutto

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Sono stati identificati alcuni dei ragazzi, per lo più minorenni, coinvolti nella folle rissa di ieri tra il Pincio e piazza del Popolo, nel cuore di Roma, dove era assembrati centinaia di giovani. La prefettura fa sapere che "verranno sviluppate, partendo dalle persone identificate, puntuali indagini, anche sui social, per contrastare e punire gli autori di questi deplorevoli comportamenti". Intanto si apprende che sono stati multati per aver violato l’obbligo di indossare la mascherina e il divieto di assembramento i ragazzi identificati in seguito alla maxi-rissa verificatasi ieri nel tardo pomeriggio nel piazzale del Pincio a Roma.

 

Intanto spuntano video e testimonianze inedite. "Con un pugno l'amico mio ha messo a nanna uno", dice un ragazzo in una videochat pubblicata da Repubblica. Il dialogo è con un altro ragazzo:  "Non è stato ammazzato nessuno, almeno degli amici mia... . dicono i due - Gli sono partiti prima a un 2005 di Primavalle... Uno gli ha dato un destro fatto bene...". Neanche loro sanno come è partita la rissa: "Dicono che stavano ad abusa' di una ragazzina... Ma che siete scemi?" Come è partito tutto non lo so..." Sui social migliaia di commenti, tra cui anche false notizie di ragazzi morti durante la rissa. 

 

Gli inquirenti passano al setaccio i social network. "Il fenomeno sarà attentamente monitorato. Pur trattandosi per lo più di ragazzi minorenni, che si sono dati appuntamento via social, l’evento è comunque molto grave. Ci sono stati anche dei ’fermati'. Amareggia che alcuni giovanissimi non comprendano come sia necessario continuare ad assumere comportamenti responsabili. Ciò significherà - scrive la Prefettura in un comunicato- che, alle numerose e puntuali attività che le forze dell’ordine già assicurano in diversi e delicati ambiti, tra i quali anche quello dell’emergenza epidemiologica, verranno sviluppate, partendo dalle persone identificate, puntuali indagini, anche sui social, per contrastare e punire gli autori di questi deplorevoli comportamenti". "L’auspicio - conclude Palazzo Valentini - è che questi ragazzi capiscano la necessità, che è stata ben compresa dalla quasi totalità dei loro coetanei, rispettosi delle norme in tema di emergenza, di continuare a mantenere alta l’attenzione ed evitare pericolosi atteggiamenti magari dettati dalla noia".

Tra le varie ricostruzioni si parla di uno screzio alcuni giorni fa tra gruppi di ragazzi a Villa Borghese, e due ragazze che se la sono giurata sui social fino all'appuntamento al Pincio sabato pomeriggio. 

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