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Coronavirus, boom di contagi nelle scuole del Lazio

Tra gli studenti della Regione Lazio 3.700 casi da settembre

Valentina Conti
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Oltre 3.700 casi di Covid-19 nelle scuole del Lazio dal 14 settembre ad oggi, in parallelo al netto aumento dei contagi sul fronte nazionale. E cresce il numero di istituti che sceglie di puntare oltremodo sulla didattica digitale seguendo i dettami del nuovo Dpcm. Così la Regione Lazio decide (tardivamente) di finanziare il superamento del digital divide di cui ancora soffrono troppi istituti. Gli stessi che hanno visto moltiplicarsi i problemi sul tema proprio negli ultimi giorni. Non a caso in diversi hanno richiesto alle famiglie monitoraggi per verificare il possesso di strumentazioni digitali da parte degli alunni. "Mettiamo a disposizione oltre 3 milioni di euro per la connessione internet degli studenti del Lazio", ha affermato il presidente Nicola Zingaretti, annunciando un nuovo bando per rafforzare la connettività basato su procedure semplificate.

"Il bando sarà pubblicato entro la fine della prossima settimana e - ha precisato il governatore del Lazio - servirà a potenziare la connessione internet delle scuole di secondo grado e degli istituti formativi, anche con l'acquisto di dispositivi mobili e abbonamenti per gli studenti". Sullo sfondo, continua ad animare il dibattito la questione privacy dei dati delle piattaforme utilizzate dalle scuole. Situazione sollevata dal Ministero dell'Istruzione in ambito nazionale, in attuazione del decreto ministeriale del 19 ottobre scorso, al fine di garantire la sicurezza informatica dei dati dei ragazzi, dei docenti e degli altri utenti che si trovano ad usarle. Con, in ultima battuta, la nota a firma del capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Marco Bruschi, inviata ai ds e ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali, che rileva sull'argomento non poco scottante.

Procede intanto la nuova organizzazione delle classi. Al Liceo Cavour, in centro storico, da domani scatta il nuovo orario che prevede presenza per uno o due giorni a settimana e turnazione ogni quattro settimane, a partire dalle ore 8.50, con due ingressi e uscite differenti. Turnazioni presenza/distanza ancora più ampie al Mamiani. Fino al 6 modalità tutta online invece al Liceo Russell di via Tuscolana, a cui si è convertito pure il Primo Levi. 75% didattica digitale integrata e 25% in presenza, come da riferimenti generali del decreto, al Tacito (fino al 21, secondo il nuovo schema indicato dalla dirigente scolastica Daniela Pucci) e all'Albertelli dell'Esquilino, che ha scelto "di mantenere classi intere e non dividerle in gruppi, così come al Pascal", spiega il ds Antonio Volpe. Undici qui i positivi, "tutti di importazione, compreso un docente: cioè parliamo di contagi esterni alla scuola", ci tiene a precisare il preside. E da domani fino al 24 scuole chiuse a Tarquinia (dove è arrivato a 63 il numero dei positivi), come decretato dal sindaco: il primo provvedimento di questo genere nella Tuscia, motivato dall'incremento record di contagi. Circa 1.500 i ragazzi interessati dall'interruzione delle lezioni tradizionali, 200 i docenti. Solo le superiori chiuse invece a Viterbo, sempre da lunedì al 24.

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