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Medici e infermieri positivi al Coronavirus: è caos tamponi negli ospedali a Roma

Antonio Sbraga
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L’Umberto I diventa “primo” anche nella mesta classifica degli operatori sanitari contagiati: 7 nuovi positivi riscontrati solo ieri, che fanno arrivare a 20 il conto dell’ultima settimana. Anche dall’ospedale “San Filippo Neri” arrivano segnalazioni di diversi casi che sarebbero stati registrati tra operatori sanitari del Pronto Soccorso e dei reparti di Medicina d’urgenza e Radiologia d’urgenza, però l’Asl Roma 1, contattata da “Il Tempo”, preferisce non rispondere. Come l’azienda del policlinico universitario, che peraltro il primo ottobre aveva annunciato l’avvio dei tamponi a tutti gli operatori sanitari: “stiamo predisponendoci per fare lo screening di nuovo”, aveva assicurato il direttore generale, Vincenzo Panella, ai microfoni de La 7. Anche perché, come aveva ammesso lo stesso Panella, l’ultimo screening era stato effettuato “tra giugno e luglio”. E invece ancora nulla: “non ci risulta che sia stato avviato nessuno screening tra gli operatori dell’Umberto I- dice il segretario regionale della Cisl Fp, Roberto Chierchia- Gli unici lavoratori sottoposti a tampone sono i colleghi delle persone risultate positive, che purtroppo continuano ad aumentare. Gli ultimi dati di giornata ne segnalano 7: due specializzandi all’Urologia chirurgica, poi chiusa per fare i tamponi e sanificare, e uno ciascuno tra autoparco, prima medicina e chirurgica, unità neuro-vascolare ed urologia. E non si tratta di reparti Covid, che peraltro sono pieni con 140 degenti. La situazione è preoccupante, perché questi 7 positivi di oggi portano il conto dell’ultima settimana a 20 casi”. Con conseguenti problemi anche di personale in un policlinico già carente: “sì, anche se dove sono risultati i casi positivi i colleghi devono però continuare a lavorare fino al responso dei tamponi, per il quale occorrono anche giorni. Col rischio di contagiare, nel frattempo, utenti e colleghi, se c’è qualche asintomatico- avverte Chierchia- Purtroppo l’azienda non ha programmato con tempi congrui: solo il 30 settembre scorso ha deliberato l’assunzione di 107 infermieri e continua a non assumere operatori socio-sanitari, che mancano proprio del tutto al policlinico”. L’Umberto I ha infatti deliberato l’“assunzione con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, in qualità di Collaboratore Professionale Sanitario - Infermiere, dei 107 candidati” della graduatoria del maxi-concorso indetto dal Sant’Andrea dopo le proteste degli idonei che attendevano da un anno. E, sempre al policlinico, finirà dopo molti anni la lunghissima gestione dei 688 operatori interinali forniti dalla Cooperativa Osa, citata anche nella recente e famosa rogatoria del Vaticano. E’ stata infatti aggiudicata la “procedura aperta per l’affidamento dei Servizi di Assistenza Infermieristica al costituendo RTI Consorzio GE.DI.S. Società Consortile” per un totale di 16 milioni e 159 mila euro.

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