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Voleva fare l'albergatore, la Raggi disse ok. Ma vista Roma Andrea Crisanti ci ha ripensato

Per fortuna di tutti ha chiuso baracca ed è restato a fare il virologo

Fosca Bincher
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Abbiamo rischiato di non avere Andrea Crisanti in prima linea con tutti i suoi adorati tamponi nella lotta contro il virus. Pochi anni prima della epidemia che ha sconvolto l'Italia e tutto il mondo il virologo che più di tutti è stato determinante quest'anno si era messo in testa di fare tutt'altro mestiere: l'albergatore. Con la moglie Nicoletta Catteruccia che già aveva condiviso a Londra con Crisanti altre avventure imprenditoriali (tutte però in ambito biomedico) ha fondato una società a Roma, la Heritage snc che nell'oggetto sociale oltre ad avere l'attività di gestione immobiliare, nel 2017 aveva esteso lo scopo alla “gestione di strutture ricettive in genere, quali case vacanze, alberghi, residences, bed & breakfast, ostelli, locande campeggi”.

Per iniziare pensava di trasformare a questo scopo una proprietà immobiliare che aveva insieme alla moglie al quinto piano di un immobile proprio di fronte al Colosseo, con una vista straordinaria. Cosa che quasi in contemporanea ha fatto ai piani inferiori un'altra italiana che veniva da Londra, Angela Di Ienno, che ha aperto proprio lì un B&B con terrazza e vista da sogno. Nel giugno 2017 Crisanti e moglie hanno chiesto e ottenuto da Roma capitale guidata da Virginia Raggi di potere iniziare lì l'attività di “casa vacanza gestita in forma imprenditoriale”, chiedendo attraverso l'intermediazione di un geometra di Capo Verde di potere gestire a questo scopo cinque posti letto in due camere doppie e una singola. Ma Roma è una città difficile, la burocrazia terribile e il mercato a quell'epoca assai affollato. Così nel 2019 Crisanti e signora hanno deciso il passo indietro: meglio la medicina che l'hotelleria. Società sciolta senza messa in liquidazione, e appartamento tornato nella disponibilità dei coniugi che lo hanno destinato a un fondo patrimoniale. Una fortuna vera prima per i veneti e poi per tutti gli italiani che così appena in tempo hanno potuto avere Crisanti a difenderli dal micidiale virus

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