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Via Aurelia va a fuoco. Fiamme anche nel vivaio

Massimiliano Gobbi
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Ancora brucia la Loas di Aprilia, l'azienda della zona artigianale che si trova in in via dei Giardini una delle traverse di via del Genio Civile.

Dopo più di 24 ore dal rogo diversi materiali hanno continuato a bruciare per tutta la notte, molti cittadini, non solo di Aprilia, ma anche del litorale romano e dei castelli romani, anche questa mattina hanno avvertito un fortissimo odore di bruciato nell'aria. Una situazione, che a quanto pare forse durerà ancora per qualche giorno. 

Intanto ieri sera il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, ha firmato l'ordinanza che rende esecutive una serie di misure adottate in via precauzionale per tutelare la salute dei cittadini, in seguito all’incendio che ieri sera ha distrutto il deposito dell’azienda Loas, nella zona artigianale.

"In attesa che le autorità sanitarie rendano pubblici i risultati delle analisi condotte nei pressi dell’area interessata, l’atto  – informano dal Comune – dispone il divieto di raccolta, vendita e consumo di frutta e verdura, nonché tutti i prodotti di origine animale provenienti da un’area ricadente nel raggio di 2 km dalla sede dell’incendio". Allo stesso modo, è disposta "la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle vicinanze del deposito interessato dall’incendio".
Lontani dalle abitazioni, l’ordinanza raccomanda anche ai residenti nella medesima zona "di allontanarsi dalla propria abitazione e/o mantenere comunque chiuse le finestre", per prevenire il possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata. 

 

 

 

Intanto questa mattina, alle ore 11, c'è stata una riunione in Comune per capire la situazione. In serata si aspettano i primi dati dell'Arpa.

In attesa dei risultati delle analisi,  arrivano le prime richieste di risarcimento danni. «Oggi presenteremo un'istanza alla Procura della Repubblica di Latina con richiesta di risarcimento danni per i cittadini - dichiara l'avv. Ezio Bonanni dell'ONA - molti infatti sono i cittadini che si sono rivolti al nostro osservatorio per la tutela medica e legale. L’incendio di Aprilia, come quello di Eco X di Pomezia, culminato con una condanna penale in primo grado,  mette a serio rischio l’ambiente e l’incolumità di molte famiglie, soprattutto in un contesto come quello della città di Aprilia che, per conformazione geografica, si trova collocata in una conca tra i castelli romani e i venti del mare, creando, quindi, un ristagno che amplifica gli effetti lesivi di qualsiasi tipo di incendio».

«Chiediamo - conclude Bonanni - al Ministero dell’ambiente, Sergio Costa e al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, alla luce anche di precedenti esperienze legate all’incendio Eco X e ad altri incendi, di adottare nuove misure per tutelare cittadini e lavoratori in chiave preventiva. Per ultimo, rinnoviamo la richiesta al Ministro dell’Interno, affinché i vigili del fuoco, che hanno contratto patologie tumorali perché impiegati nello spegnere gli incendi, tra cui quelli di materiali altamente dannosi per la salute, siano riconosciuti per causa di servizio e vittima del dovere, come la recente sentenza del Tribunale di Trieste ha recentemente confermato, con condanna al riconoscimento di vittima del dovere per un vigile del fuoco deceduto».

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