Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Tevere continua a uccidere. La strage di pesci resta un mistero

Esplora:

Nuovo sopralluogo di Arpa e Asl nel tratto tra Ponte Vittorio e Ponte Umberto I. Circa un mese fa trovate tracce di pesticidi, insetticidi e rilevata una carenza di ossigeno

Massimiliano Gobbi
  • a
  • a
  • a

Nuova strage di pesci a Roma e in provincia. Centinaia di barbi tiberini e cefali galleggiano sulla superficie del fiume davanti a Castel Sant’Angelo, nel tratto tra Ponte Vittorio e Ponte Umberto I ma anche a Isola Sacra, nel Comune di Fiumicino. Dopo l'allarme lanciato il 30 maggio scorso dall'Oipa, che ha portato all'intervento dell'Arpa e dell’Asl Roma 1, resta un mistero la causa di questa nuova morìa che colpisce la biodiversità della capitale e del suo hinterland. Di sicuro c’è il tanfo che aggredisce chi passa vicino alle zone della «strage». 

 

A lanciare l'allarme ancora una volta l'associazione Oipa: «La strage non si è arrestata - dichiarano dall'organizzazione - le successive analisi hanno evidenziato tracce di pesticidi, anche vietati, che, secondo quanto si legge nei rapporti, per le quantità non significative non sarebbero la causa certa della morte degli animali». «Chiediamo un monitoraggio più approfondito, continuo e a lungo termine del Tevere - continuano dall'organizzazione - se ci sono responsabilità devono essere individuate al più presto, la strage dei poveri pesci deve finire. Facciamo appello alle autorità preposte ad impegnare ogni risorsa necessaria, se dovessero emergere delle responsabilità penali, l'Oipa certamente si costituirà parte civile».

Circa un mese il servizio di zooprofilassi della Asl Roma 1 avevano trovato tracce di pesticidi, insetticidi e carenza di ossigeno, risultati che confermarono quanto già emerso dagli esami condotti dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio. Nello specifico, responsabili della moria di pesci risultarono insetticidi come la Cipermetrina e Clotianidina. 

Intanto, il reparto a tutela del Tevere della polizia locale di Roma Capitale, fa sapere di aver effettuato un sopralluogo ieri, con Arpa e Asl nel tratto tra Ponte Vittorio e Ponte Umberto I. L'intervento, segue quello avvenuto nel pomeriggio di domenica, quando agenti della polizia locale del I Gruppo Trevi e del Reparto Tevere hanno effettuato il primo monitoraggio. Dagli accertamenti che saranno effettuati si cercherà di evincere le cause che hanno portato all'accaduto.

Non è la prima volta che accade una situazione del genere nel fiume Tevere. Nel 2017 si era verificato un episodio analogo, e molte associazioni ambientaliste avevano puntato il dito contro l'alto tasso d'inquinamento delle acque. Oltre all'Oipa, la moria di pesci nel Tevere è stata denunciata anche dal Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale: «Andremo fino in fondo con una denuncia alla Procura - dichiara il presidente Piergiorgio Piergiorgio Benvenuti - perché non è possibile proseguire con tale inerzia rispetto ad un fenomeno che si sta ripetendo ormai con troppa frequenza. Chiediamo, inoltre, di individuare la provenienza di queste sostanze trovate, per escludere nuovi episodi».

Dai blog