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Caos Rsa nel Lazio, "l'unico a doversi dimettere è l'assessore D'Amato"

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Davide Di Santo
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L'assessore alla Sanità della Regione Lazio è il vero responsabile del caos delle residenze per anziani nell'emergenza coronavirus. "L'unico a doversi dimettere per le Rsa è Alessio D'Amato", scrive 7Colli, il sito di Francesco Storace che sottolinea come l'assessore stia trascinando nel baratro il governatore Nicola Zingaretti.  Il caso è quello del San Raffaele di Rocca di Papa che "aveva chiesto fin dall'inizio dell'epidemia la possibilità di fare tamponi", "anche autonomamente e a proprie spese". Ma l'opzione è stata "ripetutamente negata dall'assessorato alla Sanità del Lazio", scrive il sito dell'ex governatore del Lazio che cita la dichiarazione di Carlo Trivelli, presidente del Gruppo San Raffaele. "Trovo singolare l'atteggiamento dell'assessore alla Sanità D'Amato e del governatore Zingaretti", sottolinea Trivelli, "sembra l'ennesima punizione al San Raffaele perché si è permesso di chiedere i tamponi in anticipo. Zingaretti dovrebbe forse valutare la possibilità di commissariare l'assessorato alla Sanità invece dell'ospedale di Rocca di Papa". All'interno della stessa Asl, si legge su 7Colli, non esiste una struttura che non sia diventata Covid: "peccato però che delle altre case di cura non ne sia stata commissariata nessuna fino a oggi nel Lazio,  nemmeno dove si registrano decine di morti". D'Amato ha negato alla struttura di Rocca di Papa la possibilità di fare tamponi anche a proprie spese, "perfino dopo la circolare del ministero della Sanità che lo obbligava e le ulteriori sollecitazioni dalla San Raffaele e dalla Confindustria", spiega Trivelli. Il quale ricorda che solo venerdì scorso, dopo l'accaduto, la Regione Lazio ha chiesto di poter ricoverare altri pazienti all'interno della stessa struttura. "Forse il San Raffaele deve pagare l'ennesimo dispetto perché ha rotto il muro del silenzio?", conclude. 

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