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Terremoto a Roma tra paura e ironia da quarantena: ma se scendiamo ci fanno la multa?

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Davide Di Santo
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Il terremoto a Roma di magnitudo 3.0 di questa notte ha avuto due ondate di reazione: la prima di paura, la seconda di ironia legata alla quarantena nazionale per il coronavirus. "E mo che famo se scendiamo ci fanno la multa?", è uno dei tanti messaggi su Twitter che hanno seguito la scossa sismica di magnitudo Ml 3.0 registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv questa notte, 3 aprile 2020, alle ore 2:12 italiane. "L'epicentro del terremoto è stato localizzato in provincia di Roma, tra i comuni di Marcellina, San Polo dei Cavalieri, Vicovaro (entro 6 km dall'epicentro), a una profondità di 16 km. Il terremoto è stato ampiamente risentito in tutta l'area a est di Roma e all'interno della Capitale, soprattutto nei quartieri orientali. Risentimenti anche ai Castelli e in Abruzzo", si legge nella nota dell'Ingv. Per approfondire leggi anche: Scossa di terremoto nella notte, paura a Roma "Non dimentichiamoci che il 29 è previsto l'asteroide, non ne usciremo vivi da questo 2020 mi sa", scrive un utente mentre altri si chiedono che manca all'appello solo l'invasione delle cavallette. "Gennaio: abbiamo rischiato la 3° guerra mondiale, incendio devastante in Australia Febbraio: Venezia inondata Marzo: quarantena per pandemia Aprile: Terremoto", si legge sui social dove sarcasmo e ironia esorcizzano la paura: "E a momenti rischiamo la WW3, e brucia l'Australia, e le locuste in Africa, e la pandemia a scala mondiale, e i terremoti.. allora, a settembre, dinosauri alieni spara laser?".

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