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Caos Municipi. Mail sbagliate per i buoni spesa del Campidoglio

Le richieste vanno inviate per posta elettronica ma alcuni indirizzi sono errati. L'assessore Mammì rassicura: sul sito del Comune quelli giusti

Susanna Novelli
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Sono già migliaia le richieste inviate al Campidoglio per ottenere il contributo di solidarietà stanziato dal Governo per l'emergenza coronavirus. E a migliaia saranno quelle tornate indietro per alcuni indirizzi mail riportati nel bando pubblicato dal Comune purtroppo sbagliati. Ad accorgersene una cittadina che dopo aver trascorso diverse ore a mandare mail e a ricevere contestualmente il messaggio di ritorno per l'indirizzo sbagliato ha deciso di segnalare la clamorosa svista, prima al Comune, poi a noi. Tanto di scuse e, finalmente, l'invio dell'indirizzo corretto. E in effetti nei 15 Municipi capitolini ci deve essere un bel lavoro, a partire dalle mail pubblicate tramite le quali inviare la richiesta, quasi tutte differenti. In alcuni municipi il riferimento è la «segreteria sociale», in altri la «direzione socioeducativa», in altri ancora il «pua» o «emergenza sociale». Per approfondire leggi anche: Ideona Raggi: fai la fame? Prendi il sushi Insomma un'impresa assai ardua, soprattutto per chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia. Su questo, tuttavia, il sindaco Raggi ha annunciato la composizione di una task force per velocizzare la procedura dei buoni spesa. «Bisogna fare una domanda che si può compilare sul sito di Roma capitale - ha chiarito la Raggi - poi i buoni spesa verranno consegnati direttamente a casa dalla Protezione civile. Gli anziani o le persone che non hanno Internet in casa saranno aiutate dalla Protezione civile». Con la perplessità sulla necessità di impiegare la Protezione civile peer la compilazione della richiesta, vediamo nel dettaglio i 15 milioni di euro provenienti dal contributo di solidarietà stanziato dal governo, che Roma Capitale ha messo a disposizione per i buoni spesa, come saranno ripartiti tra i quindici municipi secondo un calcolo  - reso noto dall'agenzia Nova -  che tiene conto della popolazione residente e del reddito medio pro capite del territorio. L'80 %  del fondo, per 12 milioni di euro, sarà ripartito in proporzione alla popolazione residente di ciascun municipio, l'altro 20%, per complessivi 3 milioni di euro, si concentrerà nelle zone più povere di Roma in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del municipio e quello medio comunale. Tenendo conto di questi due parametri di distribuzione dei fondi, il VI municipio è quello in cui lo stanziamento sarà maggiore (2.075.239 euro), l'VIII quello a cui saranno destinati meno fondi (549.758 euro). Negli altri municipi i fondi saranno così suddivisi: municipio I 757.502 euro; municipio II 706.596 euro; municipio III 861.686 euro; municipio IV 1.072.311 euro; municipio V 1.797.098 euro; municipio VII 1.473.985 euro; municipio IX 767.622 euro; municipio X 1.254.673 euro; municipio XI 947.735 euro; municipio XII 591.742 euro; municipio XIII 656.460 euro; municipio XIV 881.771 euro; municipio XV 674.351 euro. Sulla vicenda è intervenuto stamattina l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Veronica Mammì che ha rassicurato: «Le mail dei Municipi che hanno dato problemi tecnici sono state già sostituite e trovate l'elenco aggiornato sul sito di Roma Capitale. Naturalmente le domande che sono state inviate correttamente, senza che la mail tornasse indietro, sono valide e non ci sarà bisogno di un secondo invio».  

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