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Virginia si fa fare la targa commemorativa

Il nome della Raggi all'inizio della Galleria Giovanni XXIII per "celebrare" i lavori di manutenzione

Susanna Novelli
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È giallo sulla targa, dalle dimensioni assai ingombranti, comparsa all'ingresso della Galleria Giovanni XXIII, proprio sotto a quella commemorativa dell'inaugurazione dell'opera di veltroniana memoria. Caratteri tipografici molto più grandi di quella sovrastante, ormai mezza sbiadita: «Roma 2020 - Galleria Giovanni XXIII - Appalto lavori di manutenzione straordinaria», si legge tra due enormi stemmi «Spqr» e sotto, ancora più grande, «Sindaca Virginia Raggi», e via con i vari nomi dei responsabili politici e tecnici dei lavori. Una targa che ha suscitato molti dubbi nei tanti romani che da ieri possono ripercorrere la Galleria. C'è chi l'ha confusa con il più classico cartello dei cantieri ma è priva di data di inizio e di fine; c'è chi pensa che sia una targa «celebrativa»... ma di cosa? Di lavori di manutenzione? Un fatto assai inedito che ha tuttavia il vago sapore elettorale in un momento in cui i grillini, guidati proprio dalla Raggi, nella Capitale sono al minimo storico e in cui i rumors vogliono proprio Virginia tentare il bis in Campidoglio. Non per vincere, sia chiaro, ma per perdere con «coerenza». E chissà se questo enorme, paradossale - se non ridicolo - spot elettorale nascosto da una targa in apparenza senza senso non sia proprio il preludio di una campagna elettorale davvero tutta da gustare.

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