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Emergenza rifiuti Roma, adesso Virginia Raggi rischia il commissariamento

Ultimatum della Regione Lazio al sindaco Virginia Raggi sull'emergenza rifiuti a Roma

Gianluca De Rosa
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Il commissariamento della gestione dei rifiuti della Capitale non è più un tabù. L'emergenza ha fatto precipitare lo scontro tra Regione Lazio e Campidoglio. Alla fine dalla Pisana è arrivato l'ultimatum. «Se entro questa settimana Roma Capitale non darà una risposta sugli impianti per scongiurare l'emergenza rifiuti – ha detto ieri pomeriggio l'assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani – prima faremo un'ordinanza, poi, se non verrà ottemperata scatteranno i poteri sostitutivi della Regione con un meccanismo di commissariamento». Dopo quella dello scorso luglio (prorogata poi fino a metà ottobre) dunque la Regione si prepara ad emanare una nuova ordinanza per scongiurare l'emergenza. Ieri al ministero dell'Ambiente il ministro Sergio Costa avrebbe dovuto incontrare proprio Valeriani e Virginia Raggi. La richiesta era stata inviata al ministero dalla sindaca lo scorso venerdì. Alla prima cittadina urgevano soluzioni rapide dopo la chiusura della discarica di Colleferro per la morte di un operaio. Costa però era fuori dall'Italia e così la sindaca ha preferito fare da sola: ha emanato un'ordinanza della Città metropolitana per inviare le mille tonnelate di scarti del trattamento dei rifiuti normalmente destinate a Colleferro alla discarica di Civitavecchia. La scelta ha scatenato immediatamente le ire del sindaco leghista Ernesto Tedesco. Sulla vicenda ieri è intervenuto a gamba tesa anche il leader del Carroccio Matteo Salvini che giovedì presenterà il suo programma per la Capitale: «È inconcepibile pensare che la soluzione al problema rifiuti sia il trasferimento da una discarica a un'altra», ha detto. Ma la verità è che quella di Civitavecchia non può essere una soluzione: è tecnincamente impossibile portare lì più di 500 tonnelate di scarti, la metà di quelli previsti dall'ordinanza della sindaca. Da qui la necessità di una nuova ordinanza regionale, in attesa di capire se giovedì potrà riaprire la discarica di Colleferro, che in ogni caso smetterà definitivamente di essere utilizzata dal prossimo 1 gennaio. Al tavolo tecnico di ieri la Regione ha dunque portato le linee guida della nuova ordinanza straordinaria sui rifiuti che, salvo sorprese, sarà disposta nei prossimi giorni. Per scongiurarne l'emanazione, il Comune dovrebbe presentare oggi stesso in Regione la richiesta per aprire un sito di stocaggio dei rifiuti, una discarica temporanea, in un'area di proprietà di Ama. Molto, molto difficile. In ogni caso per ottemperare all'ordinanza il Campidoglio dovrà comunque individuare dei luoghi dove raccogliere i rifiuti che saranno poi a poco a poco trasportati fuori: in altre Regioni o all'estero. Il provvedimento, inoltre, riprenderà molte delle disposizioni che la Regione ordinò quest'estate al Campidoglio: l'approvazione in tempi stretti dei bilanci di Ama bloccati dal 2017 e la predisposizione altrettanto celere di siti per il trasbordo dei rifiuti in ogni municipio. Questa volta se il Campidoglio non eseguirà gli ordini sarà commissariamento.

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