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"Roma Metropolitane sarà messa in liquidazione controllata"

La sindaca su Ama: "Non fallirà"

Fernando M. Magliaro
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Seduta “calda” in Assemblea Capitolina dove il sindaco di Roma, Virginia Raggi, sta illustrando ai consiglieri sulle vicende di Roma Metropolitane, la società di tecnici che si occupa di progettare infrastrutture di trasporto come metro, tram e via dicendo, e di Ama, la municipalizzata dei rifiuti. La seduta è stata divisa in due parti. Nella prima, che si è conclusa alle 16.45, si è affrontata la situazione di Roma Metropolitane. RAGGI: “OPERE VANNO AVANTI, METRO C NON A RISCHIO” La seduta, convocata per le 14.00, è iniziata intorno alle 15.00 quando, con il terzo appello, si è finalmente raggiunto il numero legale.  Avvio dei lavori con la relazione della Raggi su Roma Metropolitane: “In questo momento più che mai occorre fare chiarezza per evitare allarmismi e strumentalizzazioni infondati. Le opere infrastrutturali in realizzazione o progettazione come la Metro C vanno avanti e non sono a rischio. La società Roma Metropolitane continuerà a svolgere il ruolo di stazione appaltante, tutte le opere già affidate andranno avanti e lo stesso le progettazioni”.    RAGGI: “ROMA METROPOLITANE PERDE 6 MILIONI DI EURO L' ANNO” Proseguendo nella sua relazione, il Sindaco ha aggiunto: “Abbiamo individuato una strada che consente di salvaguardare le opere e avviare un piano di risanamento e riequilibrio oltre che assicurare l'equilibrio gestionale della società, che al momento è assente. Roma Metropolitane non è in equilibrio né gestionale né finanziario. Negli anni sono state necessarie ripetute immissioni di denaro pubblico, ovvero di ricapitalizzazione: ogni anno la società brucia sei milioni di euro, quindi la ricapitalizzazione non era un'opzione, perché è un circolo vizioso. Qui si tratta di mettere in sicurezza i conti come per tutte le altre aziende”.    RAGGI: “ROMA METROPOLITANE SARÀ MESSA IN LIQUIDAZIONE CONTROLLATA” In merito al futuro di Roma Metropolitane, la Raggi ha spiegato: “La liquidazione controllata di Roma Metropolitane, che vuol dire che il liquidatore viene nominato dall'Assemblea capitolina, allo stato attuale è un passaggio necessario”.    RAGGI: “APERTE TUTTE IPOTESI PER GARANTIRE LAVORATORI” A oggi sono aperte tutte le ipotesi per garantire il futuro dei lavoratori senza escludere la possibile ricollocazione in altre società del gruppo Roma Capitale. Questo percorso sarà condiviso costantemente con i sindacati”.    RAGGI: “PAGHIAMO COLPE DEL PASSATO” Dopo tre anni di governo cittadino, per la Raggi la colpa del caos è delle Amministrazioni passate: “A chi ci accusa di voler licenziare i lavoratori e indebolire le partecipate rispondiamo che stiamo semplicemente rimediando ai disastri che ci hanno lasciato. A chi dice che parliamo sempre del passato dico che oggi assistiamo agli effetti di un passato che non passa ma che è ancora ben presente. Noi ci siamo assunti la responsabilità di assumere quelle scelte che per anni tutti dicevano di voler fare ma nessuno ha fatto”.   OPPOSIZIONI ALL'ATTACCO Subito dopo hanno preso la parola, 5 minuti ciascuno, gli esponenti delle opposizioni, uno per gruppo consiliare.    PICCOLO (PD): “LIQUIDAZIONE È VOSTRA SCELTA” In un accorato intervento, la consigliera del Pd, Ilaria Piccolo, tuona: “Ma che cos'è la liquidazione controllata? Dove l'avete trovata, in quale libro? La domanda che vi faranno è: “Il socio ha fatto tutto quello che doveva per evitare la liquidazione?”. A noi risulta che non sia stato fatto. Se non siete in grado di risanare un'azienda non è colpa nostra. La scelta di andare in liquidazione non è colpa del passato, è una scelta vostra”.    LEGA DEPOSITA MOZIONE SFIDUCIA A RAGGI Il capogruppo della Lega in Assemblea capitolina, Maurizio Politi ha ufficialmente depositato negli uffici dell'aula Giulio Cesare una mozione di sfiducia nei confronti della sindaca di Roma, Virginia Raggi.   BORDONI (FI): “SALVAGUARDARE AZIENDA E LAVORATORI” Per il capogruppo di Forza Italia, Davide Bordoni: “Stiamo parlando del destino di una società importante per Roma Capitale. Non ci rassicura la dicitura liquidazione controllata, ben vengano le rassicurazioni sui lavoratori ma credo che l'Assemblea capitolina e le commissioni competenti debbano capire realmente quello che sta succedendo nella scelta dei manager, e lo abbiamo visto in Ama cosa significa scegliere manager sbagliati. Non possiamo azzerare il know-how acquisito con l'esperienza dei lavoratori. Le rassicurazioni non bastano servono provvedimenti seri”.    GRANCIO (MISTO): “AMMINISTRAZIONE RAGGI INCAPACE DI DARE RISPOSTE” Durissima l'ex grillina Cristina Grancio, oggi nel Gruppo Misto: “Questa amministrazione deve andare a casa perché si dimostra incapace di dare risposte ad una città che soffre”.   RAGGI IN REPLICA: “MAI PARLATO DI LICENZIAMENTI” Dopo gli interventi dei consiglieri, con un pubblico decisamente rumoroso, è intervenuta ancora Virginia Raggi in replica: “Nessuno, né io né gli assessori, ha parlato di licenziamenti come ho invece sentito dire dalle opposizioni. Stiamo tracciando un percorso per il risanamento della società e qualora fosse necessario, ma non e' detto, la ricollocazione in altre aziende. Una cosa è il risanamento, una cosa è tutto il resto”. RAGGI «AMA NON FALLIRÀ, CHIESTO BILANCI VERITIERI E PIÙ PULIZIA»  «Ama è e resta pubblica, non fallirà e non verrà privatizzata. Come socio unico Roma ha chiesto cose semplici: bilanci veritieri e corretti, presupposto imprescindibile, poi garantire la pulizia della città. Sul bilancio, è già accaduto, i bilanci non veritieri e corretti non verranno mai approvati - ha aggiunto -. I bilanci di Ama e i soldi di Ama sono soldi di tutti, sono di tutte le persone che vivono e lavorano a Roma, con i soldi pubblici non si scherza, siamo noi che la teniamo in vita e come tale Ama deve rispondere a noi, non si scende a patti con la legalità». «Per quanto riguarda il bilancio 2017 - ha proseguito - la partita in contestazione riguarda i servizi cimiteriali, che non hanno nulla a che vedere con la pulizia della città e non può essere usata come scusa per la mancata pulizia. Questi 18 milioni Ama li ha già restituiti al Comune e adesso li richiede indietro riconoscendo che non doveva averli».

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