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La sopravvivenza della Raggi si gioca in 4 mosse

Lo scenario: rimpasto di giunta e poi priorità a trasporti, rifiuti e buche. Se vuole arrivare a fine mandato, Virginia non può fallire questi obiettivi

Susanna Novelli
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«L'assoluzione della sindaca Raggi sia per l'amministrazione capitolina l'opportunità per voltare pagina e procedere con un rinnovato impulso per il bene di Roma e dei suoi abitanti». Parole «benedette» quelle della capogruppo M5S al Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi. Perché se Virginia Raggi è stata assolta dai giudici, la strada per l'assoluzione dei romani è ancora lunghissima e tutta in salita. Per questo il «vento» soffiato a favore da piazzale Clodio dovrebbe essere colto per dare una svolta altrimenti impossibile. Due anni e mezzo a fine mandato, è un tempo strettissimo per cambiare rotta e dare almeno la speranza ai romani che qualcosa in una città paralizzata da almeno tre anni si può fare. Il punto centrale è dunque come e con chi. A cominciare dai due nodi fondamentali: trasporti e rifiuti. Linda Meleo, l'assessore alla Mobilità capitolina siede da mesi su una poltrona più traballante che mai. A dire il vero a mettere i giro ripetute voci su un suo addio alla Sala delle Bandiere sono più i consiglieri vicini all'assessore «ombra» Enrico Stefàno che un'idea della Raggi stessa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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