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San Lorenzo, nel cuore dello spaccio

Nemmeno la presenza delle forze dell'ordine ferma i pusher. Gli africani sono di nuovo agli angoli delle piazze

Alessandro Migliaccio
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"Fumo?”. Così tutte le sere, diversi extracomunitari avvicinano i passanti nelle vie della movida del quartiere San Lorenzo di Roma nel tentativo di vendere hashish. Anzi, li avvicinavano fino a qualche giorno fa. Fino all'arrivo della polizia e dei vigili urbani che piantonano il quartiere dopo la scoperta del corpo di Desirée Mariottini, la 16enne violentata e uccisa in un posto squallido e dimenticato da tutti di via Lucani 21. Armati di una microcamera nascosta per non dare nell'occhio, raggiungiamo il luogo in cui si è consumata la tragedia per documentare se e come prosegue la vendita della droga nel quartiere. Le telecamere e i giornalisti delle varie emittenti televisive non ci sono più e sono finiti i cortei di protesta. Resta solo qualche striscione ancora appeso in ricordo di Desirée. L'edificio in cui è avvenuta la tragedia, adesso, è vuoto. Regna un silenzio strano, a San Lorenzo. Da piazza dell'Immacolata a via dei Marsi, da via degli Equi a via dei Sabelli, da via degli Aurunci a via dei Volsci: nell'intreccio di strade frequentate da tanti giovani fino a notte fonda, c'è meno movimento del solito. "Troppa polizia", ci dicono. Restano più nascosti anche i supermarket della droga. Alle 23 si vede un... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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