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Ecco le otto aziende ospedaliere in "codice rosso"

Nel Lazio un deficit da oltre 436 milioni di euro. Altro che piano di rientro e "diete" statali

Antonio Sbraga
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Il flusso continuo delle perdite rimanda in codice rosso le 8 aziende ospedaliere del Lazio. L'emorragia dei bilanci consuntivi debilita i conti dei 7 nosocomi più grandi di Roma e dell'Ares 118. Tutti legati da un "fil rouge" di deficit per un totale di 436 milioni e 186 mila euro. Un filotto che rischia di abbattere i paletti posti dal Governo sin dal 2016, quando aveva imposto uno specifico piano di rientro per 6 aziende ospedaliere, prescrivendo una dieta triennale col recupero complessivo di 142 milioni di euro. Invece le perdite continuano, tamponate solo in parte da una inversione di tendenza rispetto ai 3 anni precedenti. Un quadriennio che però ha visto accumulare disavanzi per oltre 2 miliardi e 112 milioni di euro da parte delle 8 aziende: dai 553 milioni del 2014 ai 565 del 2016 passando per i 557 del 2015. E anche l'ultimo consuntivo vede il "San Camillo-Forlanini" col primato dell'ospedale più indebitato d'Italia: 130 milioni e 713 mila euro di perdite (lo scorso anno erano 155 milioni e 718 mila). Deficit a tre cifre anche per il policlinico Umberto I: dai 140 dello scorso anno passa a una perdita di 104 milioni e 170 mila euro. Al terzo posto del mesto podio c'è il... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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