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Roma, è declino Capitale: crescono povertà, spaccio e disturbi mentali

Silvia Sfregola
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A Roma aumentano i senzatetto, la disoccupazione, la povertà. E con l'indigenza crescono il disagio sociale, il traffico di droga, il gioco d'azzardo e i disturbi mentali. Il ritratto impietoso della Capitale lo traccia la Caritas locale, nel Rapporto 2017 presentato questa mattina. "La povertà a Roma: un punto di vista" è un volume di 240 pagine che affronta alcune tra le maggiori emergenze sociali della Capitale approfondendo cinque dimensioni: Povertà socio-economica; Integrazione; Salute, dipendenze, disabilità; Educazione e cittadinanza. A Roma, sostiene Caritas, "emerge un malessere della città sempre più palpabile. La mappa del disagio sociale nei vari Municipi mostra concretamente come il disagio dalle periferie si sia esteso anche al Centro della città. Si rileva che, accanto alla povertà più tradizionale e visibile, in particolare quella dei senza dimora, emerge una classe di 'nuovi poveri' che pagano un affitto, che lavorano o hanno lavorato e che però non hanno di che vivere" continua. Oltre il 45% degli utenti dei centri di ascolto Caritas sono italiani. A Roma quasi il 22% della popolazione è composto da anziani, in alcuni municipi gli anziani superano il 43%. Un terzo degli ultrasessantacinquenni di Roma è a rischio povertà. Crescono i comportamenti della disperazione e con essi gli esercizi commerciali legati al gioco d'azzardo e ai Compro oro. Le persone senza dimora censite sono 7.500, ma stime attendibili parlano di 14-16mila". CRESCE DISOCCUPAZIONE In 10 anni il tasso di disoccupazione a Roma è passato da 7,2 % al 9,8 %. La disoccupazione giovanile è al 40,2 % (15-24 anni). Nei cantieri e nell'edilizia la crisi ha cancellato 35.000 posti di lavoro regolari. Si stimano 308mila lavoratori irregolari nel terziario. I Neet (not engaged in education, employment or training), giovani che non studiano né lavorano, a Roma sono il 22,5 % nella fascia 15-29 anni. CRESCE TRAFFICO DROGA All'inizio del 2017 risultano presi in carico a Roma dalle strutture pubbliche 6.785 utenti per uso di stupefacenti e quasi mille per l'alcool. È solo la punta dell'iceberg: il traffico di stupefacenti è in crescita. Nel 2016 le operazioni antidroga effettuate nella provincia di Roma sono state 3.446 con il sequestro di 9.966,7 chili di sostanze. EMERGENZA PER OLTRE 30MILA FAMIGLIE Nella Capitale sono oltre 130mila gli alloggi sfitti. L?emergenza casa coinvolge più di 30mila famiglie, tra queste 5mila persone vivono in case occupate abusivamente. Manca un?offerta abitativa in affitto a prezzi accessibili. La quota degli alloggi in affitto sociale è il 4,3 % a fronte di media europea del 13,7%. A Roma vi è stato uno sfratto per morosità ogni 279 abitanti (media nazionale uno ogni 419 abitanti). Nel 2016 sono state sfrattate con l?intervento della forza pubblica 3.215 famiglie. IL GIRO D'ORO DEL GIOCO D'AZZARDO In Italia, primo mercato d'Europa, il fatturato del gioco d'azzardo ha superato i 96 miliardi di euro. Sono circa 3 milioni le persone che per frequenza di gioco e importo di denaro sono a rischio di ludopatia, 300mila sono chiaramente patologici. Nel Lazio il gioco d'azzardo ha movimentato 7,8 miliardi di euro, il numero delle persona in cura presso i SerD a Roma sono solo la punta dell'iceberg. Il profilo del giocatore prevalente è maschio, oltre 40 anni, con titolo di studio madio-baso. Il 44% degli studenti abita o frequenta una scuola a pochi passi da un luogo dove si può giocare, quasi il 50% degli studenti tra i 14 e i 19 anni ha giocato d'azzardo almeno una volta nel corso dell'anno scolastico 2015-2016. SALUTE MENTALE SEMPRE PIÙ A RISCHIO L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le famiglie in povertà sono a rischio di disturbi mentali. Nel Lazio le persone affette da disturbo mentale trattate nel servizio sanitario pubblico sono 68.217. Il quadro complessivo dei Dipartimenti di salute mentale risente fortemente di una stagione di tagli che hanno interessato le risorse umane e i posti letto del Servizio Sanitario Nazionale, in tale situazione la quota della domanda che ha possibilità economiche si rivolge alla psichiatria privata e dunque può curarsi, mentre gli altri, compresi i migranti, finiscono spesso col vivere in maniere ingravescente la loro malattia. Una delle ingiustizie sociali più odiose. In generale si registra una crescita della domanda di cure psichiatriche a elevata complessità a fronte di un?offerta impoverita e disomogenea.

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