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Elezioni Ostia, CasaPound entra in Consiglio e giura dura opposizione

Silvia Sfregola
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Da una parte la professoressa di Lettere di Fratelli d'Italia del 1971, dall'altra una fedelissima della sindaca di Roma, Giuliana Pillo, 1962, anche lei insegnante ma di sostegno. Saranno loro al ballottaggio fra quindici giorni a Ostia, X Municipio della Capitale, che viene da più di due anni di commissariamento. Ma la vera novità di queste elezioni è che CasaPound entra in Consiglio e nella storia. La coalizione di Luca Marsella ha raggiunto il 9.1% eleggendo un consigliere attestandosi come quarta forza subito dopo M5S, Centrodestra e Pd. Sono 5.944 i voti incassati con punte del 20% in alcune sezioni dei quartieri popolari. Il 15% è stato raggiunto anche nei seggi del centro ma spicca anche un 17% all'Infernetto. A caldo il candidato ha commentato: "I dati che abbiamo sul risultato di CasaPound confermano le previsioni dei sondaggi. È stato un risultato eccezionale, una vittoria che è prima di tutto una vittoria di popolo. Quello di oggi non è un punto di arrivo ma è una nuova partenza e il prossimo stop, ne siamo certi, sarà Montecitorio". Festeggia anche il leader del Movimento della tartaruga su sfondo nero. Il vicepresidente Simone Di Stefano brinda: "A Ostia abbiamo ottenuto una vittoria senza precedenti che ci proietta diritti in Parlamento". Ora quei ragazzi che promettono pulizia dagli stranieri, che difendono gli italiani e che donano pacchi di alimenti a famiglie in fragilità sociale, ora hanno preso piede. CasaPound ha occupato lo spazio lasciato libero dai partiti, specialmente quelli vicini alle gente e al popolo.  

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