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Dall'Atac all'Ama: il Bilancio delle grane

Sul tavolo del nuovo assessore i problemi di una città ormai allo sbando. Tra i conti in rosso delle partecipate e la spada di Damocle delle Torri dell'Eur

Damiana Verucci
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La prima immagine che potrebbe venire in mente a chi conosce bene i problemi della città è un nuovo assessore al Bilancio di Roma, Gianni Lemmetti, seduto nel suo nuovo studio, con le mani nei capelli di fronte agli innumerevoli problemi e situazioni irrisolte. I nodi da sciogliere dopo quella che sembra a tutti gli effetti una cacciata dell'ormai ex assessore Mazzillo sono tanti a cominciare dal caos trasporti, a continuare con la grana Torri dell'Eur e Fiera di Roma, fino al fascicolo più corposo, quello della gestione ordinaria della città e quindi le migliaia di buche da tappare, la segnaletica da rifare nella maggior parte dei quartieri, le foglie da spazzare via prima delle piogge, il problema dei rifiuti che si riaffaccia più forte che mai e che rischia da un momento all'altro di trasformarsi in una nuova emergenza. Oltre al nodo del salario accessorio dei 23 mila dipendenti del Campidoglio e i debiti fuori bilancio che nell'assestamento approvato a luglio ammontano a 11 milioni. ATAC Ma è indubbiamente il quasi crac dell'Atac, partecipata al 100 per cento del Comune, ad avere la priorità in un'ipotetica scala delle emergenze. Il caos scoppia dopo le dimissioni del direttore generale, Bruno Rota, che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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