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Il Campidoglio manda in crisi gli asili

I genitori devono scegliere le strutture comunali: il nuovo bando prevede l'obbligo per le prime tre preferenze, addio libertà di opzione in base alla vicinanza. E i convenzionati licenziano

Valentina Conti
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Torniamo a parlare di asili convenzionati. Costano, c'è da dire, a conti fatti, la metà di quelli comunali, ma a settembre si rischia che possano finire nel caos. A lanciare l'allarme è il coordinatore romano di Direzione Italia, Ignazio Cozzoli, che rende note le lettere di licenziamento "che stanno partendo - spiega - in alcune strutture per effetto del bando pubblicato qualche mese fa dal Comune di Roma per gli asili nido 2017". Lo stesso che prevede la scelta obbligatoria per i genitori di una struttura comunale per le prime tre preferenze. Detta in soldoni, mentre prima la famiglia romana poteva scegliere per il proprio figlio/a il settore di asilo che faceva loro più comodo in relazione alla vicinanza di zona e ad altri parametri (e si entrava se il posto era disponibile altrimenti scattava l'inserimento in graduatoria), con la novità del bando di nuovo conio, gli asili convenzionati sono piazzati al quarto posto delle scelte, indipendentemente da fattori da tener in conto come, ad esempio, la lontananza della struttura da casa o le condizioni della stessa. "Sono partite già le lettere di licenziamento agli insegnanti di alcune strutture convenzionate perché non hanno più iscritti", rimarca Cozzoli. "Col nuovo bando è stata tolta libertà di scelta alle famiglie... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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