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Pesce take away e parrucchiere, benvenuti al mercato Calisse

Così il plateatico in via Bonfante sfida la grande distribuzione

Damiana Verucci
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C'è anche una pescheria che offre un servizio di take away dopo aver scelto il pesce direttamente dal banco al mercato Calisse, in via Pietro Bonfante, quartiere Don Bosco, Tuscolana. Un mercato che nasce su strada e poi, come in tanti altri casi è già accaduto, si trasferisce in un plateatico attrezzato e questo per Calisse è accaduto 12 anni fa. Da allora la struttura non è stata più toccata, i segni di ciò si vedono ad esempio nella pavimentazione. Si tratta di interventi straordinari, che spetterebbero all'Amministrazione, invece latente. Gli operatori si rimboccano le maniche e mettono loro i soldi quando possono, ora che è passato l'emendamento del Comune (al quale il Coordinamento Ags si è duramente opposto facendo presentando peraltro ricorso al Tar), che alza al 50 per cento (dal 10 o 20) per i mercati in autogestione la percentuale dei canoni da destinare nelle casse capitoline, diventa però tutto più difficile. Michela Campana, presidente della struttura che oggi conta sessantotto operatori, è fresca di nomina ma ha le idee molto chiare su quello che devono fare oggi i mercati rionali, primo tra tutti quello da lei presieduto. «La concorrenza con la grande distribuzione è a dir poco spietata - premette la neo presidente, che sforna subito la sua ricetta - una struttura come questa può competere se si specializza sui prodotti di primissima qualità, sul rapporto con il clienti, sulla diversità dell'offerta». A Calisse i banchi di ortofrutta, di carne e di pesce sono affiancati da un'agenzia multiservizi che vende anche i biglietti per i concerti e le partite e dove si possono pagare le bollette o fare un fax. Poi ci sono ben due manicure ed estetiste che riempiono il loro locale quasi ogni giorno; due negozi di parrucchiera, la sarta e un bar che dispone di tavoli dove i clienti, dopo aver riempito il carrello della spesa, si siedono a fare due chiacchiere. Da pochissimo ha aperto i battenti una torrefazione che vende il caffè e si è integrata alla perfezione con gli altri storici operatori del mercato come Vittorio che ha, tra l'altro, un banco di olive, patate, funghi; Massimo Tempesta e la sua pescheria, Alessandra con la sua torrefazione e Alessandro, storico macellaio. Fino alla novità della pescheria che offre il servizio take away, dopo aver scelto personalmente il pesce direttamente dal banco. La novità nei mercati che cercano di competere in un mercato sempre più specializzato. Così come al banco della macelleria non si compra soltanto più macinato o fettine di vitella, ma preparati già pronti a cuocere perché sono buoni e poi perché si fa prima a sbrigare pranzi o cene. «Siamo soddisfatti e orgogliosi di questo mercato - continua la presidente Campana - e saremmo felici se il Municipio prendesse finalmente in considerazione la problematica del parcheggio». Perché una strada sarebbe quella di destinare la cinquantina di posti auto a spina su via Bonfante proprio ai clienti del mercato, esibendo l'apposito disco orario. Ad oggi, però, gli operatori hanno optato per il "fai da te". «Abbiamo fatto una convenzione con un parcheggio sulla stessa via - spiega la presidente Ags - in modo che i nostri clienti abbiano un'intera ora gratuita a disposizione per fare la spesa quotidiana. Ma il mercato punta anche ad iniziative sociali. Che prima venivano fatte con una certa regolarità, come nel periodo natalizio o in primavera, mettendo dei gonfiabili a disposizione dei più piccoli oppure organizzando dei teatrini. «Vorremmo ripeterle ma al momento i fondi mancano», spiega Campana che comunque mostra ottimismo: «Certo non molleremo e continuiamo a combattere perché crediamo moltissimo nelle potenzialità dei mercati».

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