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Appalti truccati nelle Asl a Roma, nove arresti tra dirigenti e dipendenti

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Andrea Ossino
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Due dirigenti dell'Asl e un uomo che gestisce laboratori di analisi cliniche sono stati accompagnati in carcere, mentre sei persone, tra dipendenti dell'azienda sanitaria e imprenditori, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. A completare il quadro il coinvolgimento di un politico della Regione Lazio, accusato di traffico d'influenze, e l'iscrizione di 10 persone nel registro degli indagati. È questo il bilancio dell'operazione eseguita questa mattina dai carabinieri del Nas di Roma.  Le indagini della procura di Roma, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, raccontano una storia di corruzione e turbative di gare d'appalto pubbliche per l'assegnazione di opere di manutenzione nelle strutture sanitarie della Città Eterna. In questo caso la vicenda riguarderebbe in particolar modo la Asl Roma 1. Secondo gli inquirenti gli appalti pubblici sarebbero stati manipolati a vantaggio di alcuni imprenditori privati. Per questo chi indaga ritiene che si tratti di "una ramificata rete di reciproche facilitazioni affaristiche finalizzate alla realizzazione di profitti e vantaggi personali, perpetrate mediante traffici di influenze e la redazione di false attestazioni". Tra gli indagati figurano anche l'ex magistrato di Cassazione Franco Amedeo e il deputato di Forza Italia Antonio Angelucci. Quest'ultimo, in una nota, spiega che  "in relazione all'avviso di garanzia oggi notificato dalla procura di Roma per l'ipotesi di traffico di influenze illecite per due assunzioni che non sono avvenute si dichiara totalmente estraneo ai fatti confermando la sua piena fiducia nell'operato della magistratura".

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