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Marino: «Sull'Atac siamo lontani dalle pratiche del passato»

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Il sindaco interviene alla radio sullo scandalo dei biglietti falsi. «L'azienda ha avuto una lunga malattia, abbiamo il 20% in meno di autisti necessari»

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Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è intervenuto oggi in diretta a «24 Mattino» su Radio 24. Tra i temi affrontati, la bufera che sta travolgendo l'Atac con lo scandalo dei biglietti falsi. A Marino è stato chiesto se saranno azzerati i vertici dell'Azienda: «Lo abbiamo già fatto in realtà proprio poche settimane dopo la mia elezione quando decisi di cambiare metodo - ha risposto il sindaco - Invece di nominare i vertici in base delle segnalazioni dei partiti o alla conoscenze personali, decisi di iniziare proprio con l'Atac raccogliendo molti curricula di persone che avessero competenza in gestioni di grandi aziende per poi scegliere una persona non legata al territorio o a partiti cioè Broggi. Continueremo così lontano dalle pratiche del passato, siamo cosa diversa e lo dimostreremo». Marino ha anche risposto sulla Sipro, la società a cui Atac consegna i biglietti una volta stampati, che in passato ha avuto problemi con la criminalità organizzata. «Ovviamente non conosco queste cose perché se le conoscessi invece di essere qui al telefono andrei dal procuratore della Repubblica a denunciare tutto quello che eventualmente sapessi. Quello che invece affermo è che un sistema dove si stampano biglietti falsi e distribuiti e utilizzati è un sistema che richiede una organizzazione simile all'organizzazione criminale organizzata». E se i romani non pagassero il biglietto per protesta? «Non lo capirei - ha replicato il sindaco - Un atto di violenza, di delinquenza, di criminalità organizzata, non può giustificare altri atti di illegalità». L'argomento Atac è stato affrontato anche durante la trasmissione «Prima di tutto» su Radio Uno: l'Atac, ha detto Marino, è stata coinvolta da «una lunga malattia. Se pensiamo che negli ultimi anni sono stati assunti centinaia di professionisti che lavorano nel settore amministrativo, cioè il loro lavoro consiste nello stare alla scrivania davanti a un pc, e non sono stati assunti né operai né autisti: abbiamo il 20% in meno degli autisti necessari e quasi la metà dei tram rimangono nei depositi per mancanza di personale. Questo ci da una dimensione del disastro gestionale dell'azienda». Sul possibile aumento di tasse nel 2014 Marino è stato sibillino: «Non leggo il futuro altrimenti farei un altro mestiere: invece di fare il sindaco di Roma metterei un banchetto in piazza Navona e leggerei le carte».

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