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Una bufala l'istanza di fallimento

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Èquesto in sintesi il chiarimento da parte della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione (Cfic), data la «perdurante divulgazione di notizie non corrispondenti allo stato reale dei fatti», che ha spiegato, fra l'altro, che «si è provveduto al pagamento, anche se parziale, della mensilità di novembre ai 1.417 tra dipendenti e collaboratori dell'Idi-S.Carlo-VillaPaola». «Di fronte a notizie copia-incolla riprese affannosamente da alcuni organi di informazione, si sottolinea la smentita della Procura generale del Tribunale di Roma: «Non vi sono né istanze di fallimento né richieste di altra natura di questo Ufficio al Tribunale fallimentare in ordine alla Provincia Italiana» della Congregazione. «L'ampio risalto dato alla falsa notizia della richiesta di fallimento ha prodotto effetti dirompenti», sottolinea la nota. Dal 24 ottobre scorso la Provincia Italiana della Cfic ha presentato richiesta per il Concordato Preventivo in continuità aziendale e afferma di aver «provveduto a determinare un nuovo assetto organizzativo delle opere, con lo scopo di incidere sia nell'attività ordinaria delle stesse, sia nell'impegnativo lavoro di studio e redazione del progetto concordatario». In questa nuova configurazione è stata mantenuta la figura di presidente nella persona di Vincenzo Boncoraglio, al quale la Congregazione ha «confermato il ruolo di garante per cui era stato chiamato». Le nuove scelte organizzative, suscettibili di ulteriori passaggi, sono state dettate da esigenze di efficienza e professionalità in ragione del Concordato preventivo in corso». Tra queste, la Cfic cita quella di Mario Braga, incaricato come dg. La Congregazione assicurai di aver posto in essere «tutti gli atti per garantire la prosecuzione delle attività».

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