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Candidato sprint Consegna in 20 minuti e supera il test

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Promosso più di un terzo dei partecipanti Oggi si ripete. A febbraio le prove scritte

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NelLazio sono 32.799 (24.425 fra Roma e provincia). I posti a disposizione sono 1.443, uno ogni 22,7 candidati. A Roma e provincia le prime quattro sessioni delle preselezioni si sono svolte regolarmente nelle aule di informatica di 127 scuole. I candidati hanno eseguito una prova computer based (dovevano rispondere nel tempo massimo di 50 minuti a 50 quesiti a risposta multipla testanti la capacità logica e di comprensione di un testo, le competenze digitali e il livello di conoscenza di una lingua straniera), i risultati sono stati immediati. Per il superamento della preselezione necessario conseguire un punteggio non inferiore a 35/50. Il concorsone ha creato disagi in quegli istituti costretti a sospendere le lezioni due giorni, per gli studenti si è trattato di un antipasto dell'imminente abbuffata di vacanze natalizie. Il concorsone ha creato disagi pure negli istituti non direttamente coinvolti nella prova: molti insegnanti precari hanno partecipato alla prova disertando le lezioni. Nella Capitale giovedì prossimo ci sarà anche l'appuntamento con il concorso indetto invece dal Comune. Nella prima giornata di prove due eventi meritano di essere ricordati: la Capitale ha vantato uno dei due candidati più veloci che ha terminato il compito in 20 minuti con esito positivo. In tutto il Lazio, poi, a passare il primo turno è stato il 37,5% dei candidati contro il 34,1% nazionale. I candidati laziali sono tra quelli più preparati anche se nelle regioni più virtuose (Toscana, Piemonte, Liguria e Lombardia) gli ammessi sono oltre la quota del 40%. A livello nazionale, i «trombati» sono stati circa il 66%. Si è trattato di una prova inattaccabile. Impossibile copiare e tantomeno fare comunella. Proprio perché erano tutti diversi i blocchi di cinquanta quiz. Nessuna consegna di fogli protocolli ma chiavetta telematica per scaricare il questionario al suo termine e copiarlo in una banca dati. La tensione emotiva ha fatto entrare nel pallone una candidata romana che ha tentato di inserire nel computer la sua tessera con il codice fiscale. Codice necessario, insieme ai propri dati anagrafici per accedere ai quesiti dalla postazione informatica messa a disposizione dalla scuola sede di esame. Il presidente di commissione ha fatto presente alla candidata che l'esame si fa su di un computer e non ad uno sportello bancomat e che, comunque, in tal caso sarebbe stato necessario inserire la tessera bancomat e non quella con il codice fiscale. Nella Capitale, ieri mattina, al primo turno erano attesi in 4.181. Si sono presentati in 3.010 (il 72,3%). Dei partecipanti in 1.147 (il 38,2%) hanno superato il quiz. Hanno potuto eseguire la prova anche i 30 candidati non previsti che sono stati riammessi dal Tar: ne sono passati dodici. Grazie ai giudici hanno potuto partecipare anche i laureati negli ultimi dieci anni e i docenti già di ruolo. In totale nelle quattro sessioni, il totale dei partecipanti è stato di 12.782. Oggi il copione si ripete. Ieri il Miur ha fatto sapere che in generale la macchina ha funzionato bene e non si sono segnalati intoppi al sistema. La preselezione è il primo step. I candidati che la superano sono ammessi alle prove scritte relative alle discipline oggetto di insegnamento per ciascun posto o classe di concorso. Consistono in una serie di quesiti a risposta aperta. Il calendario delle prove scritte sarà pubblicato dal Ministero nella Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio 2013. I candidati che passano questo scoglio andranno agli orali che hanno per oggetto le discipline di insegnamento. Prevista anche una lezione simulata, novità assoluta del concorso, della durata di 30 minuti su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima dello svolgimento della prova orale. Nella scuola primaria la prova riguarda anche la lingua inglese.

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