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Arrivano 253 milioni. La metro C va avanti

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Il Cipe sblocca i fondi per completare la linea fino alla fermata Colosseo Evitato il blocco dei lavori. Il tratto Pantano-Centocelle pronto a inizio 2013

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Itreni potranno arrivare fino alla fermata del Colosseo. Il 28 novembre scorso i 1.200 lavoratori che stanno costruendo la nuova metropolitana avevano scioperato proprio perché mancavano certezze sul futuro di quest'opera che rischiava di restare incompiuta. Il Cipe ha approvato un finanziamento di 253 milioni di euro necessari proprio ad evitare il blocco dei cantieri. La parte a carico dello Stato è di 81,1 milioni. Altri 13,9 vengono dalla Regione. I restanti 157,9 sono previsti nell'assestamento di bilancio da Roma Capitale che contrarrà un mutuo con la Cassa depositi e prestiti. Il sindaco Alemanno lo ha definito un «segnale di estrema importanza per la città di Roma dopo otto mesi di attesa, perché la metro C è l'infrastruttura di carattere trasportistico più grossa in costruzione in Italia in questo momento. Ringrazio il governo Monti e i ministri competenti». Questo finanziamento permetterà di completare i cantieri ancora aperti (da Torrenova a San Giovanni) e di realizzare la cosiddetta tratta T3 (San Giovanni-Amba Aradam-Colosseo). Le prime quindici fermate, invece, da Pantano/Montecompatri a Centocelle, sono state completate. «Stiamo effettuando le verifiche delle prove funzionali proprio in questo periodo - spiega l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma - A inizio 2013 si passerà alla fase di pre-esercizio che precede l'apertura». Come detto, le casse del Campidoglio contribuiranno per oltre 150 milioni. Aurigemma fa notare che si tratta di «uno sforzo importante nonostante la crisi e il taglio dei trasferimenti per il trasporto pubblico che fa sì che Roma mantenga i servizi ai cittadini e l'occupazione». I 253 milioni, spiega l'assessore, servono «ad evitare il blocco dei lavori a causa dei contenziosi in corso». I costi sono lievitati, ad esempio, per il ritrovamento di reperti archeologici, per il cambio della normativa sulle terre da scavo o in materia sismica. Alemanno ha ricordato che l'ultimo tratto della metro C, quello che dovrebbe collegare il Colosseo a piazzale Clodio, sarà realizzato in project financing. I soldi ce li dovranno mettere i privati. La delibera del Cipe è un provvedimento fondamentale per lo sviluppo della città. Ne è la dimostrazione il fatto che anche l'opposizione esulta. Per il capogruppo del Pd, Umberto Marroni, «è una buona notizia per la Capitale», adesso «è necessario velocizzare la realizzazione di questa infrastruttura strategica per la mobilità di Roma». Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, confida che a questo punto «i finanziamenti saranno sufficienti a chiudere le transazioni in corso e consentire di avviare i lavori nei cantieri». La metro C sarà molto diversa dalle altre linee. Innanzitutto i treni saranno completamente automatizzati. Non ci sarà più il macchinista alla guida. Venti persone, divise in tre turni, gestiranno la Centrale di Controllo che si trova al deposito-officina della stazione Graniti. Tutte le banchine saranno provviste di porte automatiche che si aprono solamente all'arrivo del treno. Sarà impossibile quindi cadere o saltare sui binari. Una volta fuori dal Gra, da Torre Angela a Pantano, la metropolitana diventa di superficie. Il tracciato è lungo complessivamente 25,5 chilometri e taglia la città da est a ovest.

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